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Veneto, Terna avvia demolizione fondazioni tralicci elettrodotto Dolo-Camin

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Vigonovo (Ve), 14 mag. (Adnkronos) - Terna ha avviato questa mattina i lavori di demolizione delle fondazioni dei tralicci della linea aerea 380 kV Dolo-Camin non più necessarie. All’evento erano presenti Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico ed Energia della Regione del Ve...

Vigonovo (Ve), 14 mag. (Adnkronos) – Terna ha avviato questa mattina i lavori di demolizione delle fondazioni dei tralicci della linea aerea 380 kV Dolo-Camin non più necessarie. All’evento erano presenti Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico ed Energia della Regione del Veneto, Andrea Danieletto, sindaco di Vigonovo e Adel Motawi, responsabile dei processi amministrativi di Terna.

I lavori porteranno alla demolizione di 24 basamenti: 9 nel comune di Dolo, 4 nel comune di Vigonovo, 10 nel comune di Saonara e 1 nel comune di Padova. Le attività di rimozione sono state precedute da un intenso dialogo tra Terna e il Genio Civile di Venezia per definire le migliori modalità di demolizione delle fondazioni dei tralicci, collocati all’interno delle aree demaniali nelle vicinanze dell’Idrovia Padova-mare. I cantieri avranno come obiettivo il ripristino dello stato dei luoghi come ante operam e prevedono una durata di circa 15 settimane.

"C’è enorme soddisfazione perché questa è una vicenda che seguo da moltissimi anni e non vedevo l’ora di poterla risolvere. Finalmente oggi viviamo questo grande momento perché demoliamo la struttura che avrebbe dovuto sostenere l’elettrodotto in via aerea", così Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico ed Energia della Regione del Veneto, che ha proseguito: "L’intervento ha un forte valore simbolico. C’è stata una grande collaborazione fra la regione e Terna ed è stato un lavoro di squadra davvero importante. Questa – ha concluso – è un’infrastruttura necessaria che facciamo nel rispetto dell’ambiente e nel rispetto delle comunità locali: un risultato enorme".

Il nuovo progetto della linea 380kV Dolo-Camin in cavo interrato, esito del protocollo di Intesa siglato da Terna e Regione del Veneto nel gennaio 2019, è stato avviato in autorizzazione il 22 ottobre 2020 e prevede un investimento di 140 milioni di euro. L’intervento è volto a migliorare l’affidabilità e qualità del servizio elettrico. Il nuovo elettrodotto avrà una lunghezza di circa 16,5 km e permetterà la demolizione di quasi 32 km di elettrodotti aerei oggi esistenti. Saranno 123 i tralicci smantellati e circa 95 gli ettari di territorio liberati da infrastrutture elettriche.

"Il futuro è qui ma il futuro è iniziato già da tempo perché con la regione Veneto abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa che ci ha visti impegnati a innovare complessivamente il sistema elettrico regionale", ha ricordato Adel Motawi, responsabile dei processi amministrativi di Terna, che ha aggiunto: "investimenti per circa un miliardo di euro e una modalità nuova di lavoro, quella che noi chiamiamo progettazione partecipata. La regione ha coordinato un tavolo tecnico che ha visto la partecipazione di tutti i comuni e questo ci ha consentito di poter definire insieme il progetto il più sostenibile possibile. Abbiamo fatto anche degli incontri pubblici, quindi anche i cittadini sono stati coinvolti, e abbiamo potuto raccogliere quegli elementi di sensibilità territoriale che ci hanno permesso di confezionale il migliore progetto per il territorio".

Terna, che a livello regionale gestisce oltre 5.100 km di linee e 63 stazioni elettriche, nell'ambito del Piano Industriale 2021-2025 "Driving Energy", investirà in Veneto oltre 370 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale, in funzione della transizione energetica di cui l'azienda è protagonista. Dell'investimento complessivo, circa 130 milioni di euro sono destinati a interventi per ammodernamento e resilienza degli asset esistenti. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Vigonovo, Andrea Danieletto, che ha ricordato: “Noi siamo portavoce dei cittadini e sono i cittadini che ci hanno sempre chiesto di avere un elettrodotto interrato anziché aereo”.