> > Vertice in Qatar, contro Israele la Lega Araba fa mostra di compattezza

Vertice in Qatar, contro Israele la Lega Araba fa mostra di compattezza

Doha, 16 set. (askanews) – Il vertice della Lega Araba in Qatar cerca compattezza e il premier iracheno Mohammed Shia al Sudan propone un accordo di sicurezza collettiva in stile Nato: ogni attacco a uno Stato del mondo arabo e islamico sarebbe trattato come un attacco a tutti.

E’ una delle novità dell’incontro straordinario convocato dopo i raid israeliani senza precedenti che la settimana scorsa hanno colpito membri di Hamas in Qatar, dove erano per colloqui di pace indiretti per Gaza proprio con Israele.

Secondo l’organizzazione palestinese, nessun dirigente è stato ucciso.

L’emiro del Qatar al vertice ha accusato il governo Netanyahu di aver orchestrato gli attacchi proprio per far deragliare il tentativo di accordo per un cessate il fuoco. I toni sono aspri. Secondo il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, “due anni di silenzio sui crimini e le barbarie a Gaza” hanno portato i dirigenti israeliani a pensare che “ogni crimine possa essere commesso nell’impunità totale”.

“Basta silenzio di fronte al comportamento di questo Stato canaglia”, ha detto Aboul Gheit. “Il governo di estrema destra israeliano non può essere un partner per la sicurezza e la stabilità nella nostra regione,” dichiara da parte sua il presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, parlando della “aggressione continua contro la Palestina e degli attacchi ripetuti contro i paesi arabi e islamici”.

“Al popolo di Israele dico: ciò che sta accadendo azzera sforzi storici per la pace in questa regione e minaccia la vostra sicurezza così come quella di tutti i popoli che la abitano” aggiunge il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi.

Parlano quindi paesi che hanno firmato la pace con Israele dalla Giordania all’Egitto, e paesi ufficialmente ancora in guerra, mentre il principe saudita Mohammed bin Salman ai margini incontra i dirigenti siriani, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che chiede sanzioni e meccanismi legali internazionali per portare in giustizia i dirigenti israeliani,

Uomini, dal primo all’ultimo; a Doha le donne non esistono. Ma del resto sono uomini anche a Gerusalemme dove il segretario di Stato Rubio e il premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno ribadito l’alleanza di ferro fra i due paesi e la necessità di isolare l’Iran. Il segretario di Stato di Trump era arrivato anche per discutere degli attacchi al Qatar, di cui la Casa Bianca non sarebbe stata informata. Ufficialmente però solo armonia, mentre i due hanno celebrato i 5 anni dagli Accordi di Abramo fra Israele, Bahrain, Marocco ed Emirati Arabi Uniti. Martedì, Rubio sarà proprio in Qatar per un’altra tappa della scomoda navetta diplomatica.