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Valle delle Ferriere, autentico paradiso abbandonato

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La Valle delle Ferriere è un autentico paradiso abbandonato: fino al '700 visse in prosperità grazie alla produzione di carta.

La Valle delle Ferriere si trova ad Amalfi, in provincia di Salerno. Al suo interno è presente la riserva naturale statale delle Ferriere, istituita nel 1972 ed è ampia ben 455 ettari. Stando a quanto riportato dal sito paesifantasma.it, la Valle è attraversata dal torrente Canneto che forma cascate spettacolari e angoli di vero e proprio paradiso. La grande peculiarità della Valle è di essere tutta esposta a Sud. Alle proprie spalle si trova un massiccio montuoso che la protegge dai venti freddi consentendo un clima ideale per la maggior parte dell’anno. Da quelle parti ci sono sempre più di 15°C!

La fauna presente è molto varia: volpi, tassi, cinghiali, salamandre, rospi, rane, tritoni, orbettini, lepri oltre a moltissime specie di uccelli come il gheppio, la poiana, il picchio rosso maggiore, i cardellini ed il tordo.

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La Valle delle Ferriere, vero paradiso

Anche la flora è molto varia. Nella Valle è possibile trovare una pianta conservata dall’era geologica terziaria: si tratta di una particolare felce gigante. Inoltre, è presente anche una pianta carnivora: la Pinguicola Hirtiflora. Tra il XI e il XII secolo all’interno della Valle era molto attiva la produzione di pasta, una delle migliori di tutto il Sud Italia. Col tempo, le industrie più moderne di Torre del Greco, Torre Annunziata e Gragnano, tutte situate in provincia di Napoli, hanno avuto la meglio.

Nel XIII secolo i mulini presenti furono trasformati in cartiere. La carta prodotta si diffuse moltissimo all’epoca, perchè considerata molto pregiata. Venivano ricamati sopra degli splendidi stemmi, filigrane e disegni di diverso genere che ne aumentarono la notorietà ben oltre i confini del Regno.

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Grazie alle cartiere e alle vicine ferrovie la Valle visse per diversi secoli nella prosperità, fino a raggiungere il suo apice nel ‘700. Poi alcuni eventi storici privarono il Sud Italia delle risorse finanziare necessarie per l’ammodernamento e la meccanizzazione dei processi di lavorazione delle fabbriche e furono costrette a chiudere. Il fallimento di tali attività, unito alle condizioni climatiche della Valle hanno portato ad un rapido disfacimento delle strutture. Ora si trovano completamente in rovina.