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In Germania obbligo di test per chi arriva da "zone a rischio"

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Berlino, 6 ago. (askanews) - Tampone o quarantena. È quanto ha ordinato il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn (Cdu), ai cittadini tedeschi che rientrano dall'estero da "zone a rischio" contagio di coronavirus da questo sabato 8 agosto. "In più ho ordinato oggi che da sabato per chi rient...

Berlino, 6 ago. (askanews) – Tampone o quarantena. È quanto ha ordinato il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn (Cdu), ai cittadini tedeschi che rientrano dall’estero da “zone a rischio” contagio di coronavirus da questo sabato 8 agosto.

“In più ho ordinato oggi che da sabato per chi rientra dalle zone ad alto rischio – ha detto Spahn in una conferenza stampa a Berlino – ci sarà l’obbligo del test. Ciò significa che chiunque arrivi in Germania da una di queste zone a rischio, porti con sé l’esito di un test o si sottoponga a un tampone qui in Germania. Sono consapevole del fatto che questo interferisce con la libertà dell’individuo, ma credo sia una misura ragionevole”,

Un test gratuito e obbligatorio, quindi, che potrà essere eseguito negli aeroporti, dove saranno allestite delle stazioni ad hoc, ma le autorità – scrive la stampa tedesca – stanno organizzando anche dei centri per fare gli esami a chi rientra in auto o in treno. In alternativa bisognerà presentare un test non più vecchio di 48 ore o mettersi in quarantena per 14 giorni. Esiste infatti già la possibilità di sottoporsi al test gratuitamente al proprio rientro entro 72 ore dall’arrivo in Germania.

Tra i paesi considerati “a rischio” ci sono gli Stati Uniti, il Brasile, ma – secondo il Robert Koch Institut – in Europa anche la regione belga di Anversa, alcune regioni nel Nord della Spagna e alcuni Stati europei extra Ue. Anche 4 province della costa turca vengono considerate a rischio.

Una misura drastica, annunciata nel giorno in cui la Germania, per la prima volta in tre mesi, ha registrato più di mille casi (1.045) di contagio in 24 ore. L’ultima volta in cui il Paese aveva confermato più di 1.000 infezioni giornaliere era il 9 maggio.