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Keishawn Gordon, un 23enne residente nel quartiere Bronx di New York City, ha ucciso e violentato il figlio della sua compagna di solo 1 anno.
Alla base del gesto, secondo quanto confermato dall’infaticida stesso, ci sarebbe stato il pianto del piccolo e la sua incapacità di farlo smettere.
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Violenta e uccide il figlio della compagna
L’episodio si è verificato lo scorso 8 settembre nell’appartamento della famiglia nelle Webster Houses del Bronx.
Il 23enne aveva il compito di fare da baby sitter al piccolo. Il pianto del bimbo avrebbe infastidito Gordon al punto tale da spingerlo a commettere l’ignobile gesto.
23enne violenta e uccide il figlio della compagna
Arrestato nella mattinata di venerdì, il 23enne si era limitato a dire di aver premuto lievemente sullo stomaco del bambino per poi “lanciarlo in aria per calmarlo”. La sua versione non era però conforme alle ferite rilevate sul corpo del bambino.
Solo diverse ore dopo Gordon ha ammesso le sue colpe, dichiarando di aver preso a pugni il bambino e di averne abusato sessualmente.
Violenta e uccide il figlio della compagna: “Non smetteva di piangere”
“Ero frustrato, non smetteva di piangere”, ha detto l’omicida a sua difesa. “Continuava a vomitare. L’ho provato a scuotere. Mi stava irritando”, ha aggiunto Gordon che ora dovrà rispondere del reato di omicidio di primo grado davanti al Tribunale penale del Bronx.
L’uomo aveva anche dei precedenti, sarebbe infatti stato arrestato almeno cinque volte. Deve poi rispondere anche di un rapina commessa nel 2019 e di un’aggressione avvenuta nel 2018.