Vorremmo tutte avere un briciolo del tuo coraggio, Vanessa

Chi di noi sarebbe riuscita, dopo quello scatto poco edificante e i commenti atroci dei giorni successivi, a salire su quel palco con la sua ironia e professionalità?

Io, fossi stata in lei, non ci sarei mai riuscita.

È la prima cosa, istintiva, che ho pensato vedendo Vanessa Incontrada ieri sera sul palco del concerto con cui Gigi D’Alessio, in Piazza del Plebiscito a Napoli, ha celebrato 30 anni della sua carriera. Mai sarei riuscita, dopo le immense polemiche dei giorni scorsi, dopo che tutta Italia ha visto e commentato una mia foto in costume chiedendosi “oh Dio, ma come ha fatto a ingrassare così?”, mai sarei potuta salire su un palco davanti a milioni di spettatori e mostrarmi sorridente e sicura di me come il mio lavoro richiede.

Il lavoro, ecco, lo avranno pensato in tanti leggendo queste righe. Quello per lei è lavoro, e mica può tirarsi indietro solo perché non le va, perché si vergogna. Ci sono accordi presi da chissà quanti mesi, ben prima di quello scatto poco edificante. Non è che, solo perché è andata com’è andata, puoi permetterti di annullare tutto e chi s’è visto s’è visto.

No, certo, non puoi. E infatti Vanessa, da professionista qual è, non l’ha fatto.

Anche se, fidatevi, per nessuna donna – famosa quanto vuoi, bella quanto vuoi – è semplice fare una cosa del genere dopo che buona parte d’Italia (invece, o comunque prima, di puntare il dito contro i veri colpevoli, e cioè chi quella foto l’hanno prima scattata e poi pubblicata, schiaffandola in copertina) si è chiesta “ma quella è Vanessa o Iva Zanicchi?“, l’ha paragonata a Flavio Briatore, ha addirittura ipotizzato che fosse opera di Photoshop perché figuriamoci se quella può essere vera.

Non è facile quando le parole associate al tuo nome su Google sono “peso”, “ingrassata”, “magra”, “prima”, “come mai è così ingrassata?”, addirittura “malattia” come se mettere su qualche chilo fosse da considerarsi una patologia da cui riprendersi al più presto.

Ma non solo, su quel palco l’attrice e presentatrice spagnola ha fatto molto di più. Lì, proprio davanti a tutti, con le critiche che l’hanno sommersa ci ha giocato, ha strizzato l’occhio a tutti quelli che l’hanno senza mezzi termini definita “una balena”. Si è presentata accanto a Gigi D’Alessio non nascosta in un vestito informe, magari nero “che snellisce”, coperta fino ai piedi nella speranza di limitare i danni e soprattutto i commenti al suo fisico.

No, Vanessa si è mostrata in tutto il suo splendore, fasciata in un tubino aderente, colorato e sbracciato. E lo ha fatto con una sicurezza che la metà di noi non ha neppure nei giorni migliori.

E quando il cantante partenopeo si è presentato da lei con un piatto di mozzarella napoletana, invitandola a mangiarla perché “tu sei una buongustaia” (su quanto appropriato fosse questo commento si potrebbe discutere), Vanessa non si è tirata indietro. È stata al gioco, con classe, sdoganando il non detto per cui una donna non mangia in pubblico (a quanti appuntamenti abbiamo finto lo stomaco chiuso?), figuriamoci in diretta TV e dopo quella pioggia di critiche sul suo fisico.

Ancora una volta, Vanessa, vorremmo avere un grammo della tua ironia e della tua professionalità. Ma soprattutto del tuo innegabile e invidiabile coraggio. Della tua bellezza, questo non c’è nemmeno bisogno di dirlo.