Colleferro (Rm), 16 set. (askanews) – “Willy è un nostro ragazzo, ucciso da una violenza cieca, insensata, brutale”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando a Colleferro nella cerimonia per commemorare la figura di Willy Monteiro Duarte, giovane italiano di origine capoverdiana, ucciso il 6 settembre del 2020 nel paese in provincia di Roma in un pestaggio di strada mentre tentava di difendere un amico e medaglia d’oro al valore civile alla memoria.
“Chi crede di affermarsi usando la violenza, facendo del male ad altri, cercando di sottomettere chi gli è vicino, è una persona destinata al fallimento”, ha sottolineato.
“Un grande uomo di pace e civiltà come Martin Luther King – ha proseguito il capo dello Stato – ripeteva che l’odio moltiplica l’odio e la violenza moltiplica la violenza. Poc’anzi, parole simili ha detto la signora Duarte. È così: all’interno delle società e nel mondo, la pace, anche a livello internazionale, nasce da questo modo di pensare e di comportarsi. L’umanità celebra da sempre le persone che con la loro vita e con i loro gesti hanno diffuso senso di umanità, di giustizia, passione. Tra loro c’è Willy Monteiro Duarte”.