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Abramovich sollecitato a versare i fondi della vendita del Chelsea per l'Ucraina

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La pressione sul miliardario russo cresce mentre il governo britannico cerca di trasferire i fondi a favore dell'Ucraina.

La questione dei fondi derivanti dalla vendita del Chelsea Football Club continua a tenere banco nel dibattito politico britannico. Il primo ministro Keir Starmer ha recentemente lanciato un avvertimento al miliardario russo Roman Abramovich, sottolineando che ‘il tempo stringe’ per il trasferimento di £2,5 miliardi destinati a sostenere le vittime della guerra in Ucraina.

Questo avvertimento è stato pronunciato durante una sessione parlamentare, evidenziando la crescente frustrazione del governo nel raggiungere un accordo con Abramovich.

Il contesto della vendita del Chelsea

Nel maggio, Abramovich ha venduto il Chelsea a un consorzio guidato dal businessman statunitense Todd Boehly. Questa transazione è stata messa in atto in seguito alle sanzioni imposte al tycoon russo, a causa della sua vicinanza al presidente Vladimir Putin e delle conseguenze della invasione dell’Ucraina. Da quel momento, i fondi della vendita sono rimasti congelati in un conto bancario nel Regno Unito, in attesa di essere distribuiti. Il governo britannico ha chiarito che desidera che questi soldi siano utilizzati per scopi umanitari, ma Abramovich ha espresso la sua intenzione di includere anche le vittime all’interno della Russia.

Le posizioni contrastanti

Il governo britannico ha cercato di convincere Abramovich a onorare la sua promessa di destinare i fondi a iniziative umanitarie in Ucraina. In risposta, il miliardario ha mantenuto la sua posizione, sostenendo che i soldi dovrebbero essere utilizzati per tutte le vittime della guerra, senza distinzioni geografiche. Questa divergenza ha sollevato interrogativi sulla trasparenza e sull’impatto di una simile decisione. Starmer ha chiarito che il governo è pronto a intraprendere azioni legali per garantire che ogni centesimo venga utilizzato per alleviare le sofferenze delle persone colpite dalla guerra illegale di Putin.

Le recenti azioni del governo

In un passo significativo, il primo ministro ha annunciato l’emissione di una licenza che consentirebbe il trasferimento dei fondi congelati. Questo è visto come un tentativo di forzare Abramovich a rispettare le sue promesse. Starmer ha affermato che il governo non esiterà a utilizzare i tribunali per ottenere quanto dovuto. In particolare, ha dichiarato: ‘Il mio messaggio per Abramovich è chiaro: il tempo sta per scadere’ e ha ribadito l’urgenza della situazione.

Le implicazioni legali

Nonostante l’emissione della licenza, rimane da vedere come il governo intenda procedere legalmente in caso di ulteriore inadempienza da parte di Abramovich. Fino ad ora, il miliardario ha indicato che il trasferimento dei fondi dipenderebbe dalla risoluzione di una causa pendente contro di lui da parte del governo di Jersey riguardo all’origine della sua ricchezza. Ciò ha complicato ulteriormente le dinamiche, aggiungendo un ulteriore strato di complessità a una situazione già tesa.

In sintesi, la situazione attuale rappresenta un importante snodo nella gestione degli attivi russi all’estero e nella loro destinazione a favore delle vittime del conflitto. La questione dei fondi del Chelsea non è solo un problema finanziario, ma è anche simbolo di una risposta globale alla crisi umanitaria scaturita dalla guerra in Ucraina. La pressione sul governo britannico e su Abramovich continuerà, mentre entrambi cercano una soluzione che possa soddisfare le necessità urgenti di chi soffre a causa della guerra.