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Alluvioni in Pakistan: soccorsi in corso mentre il bilancio delle vittime cresce

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I soccorsi si intensificano in Pakistan, ma il bilancio delle vittime continua a salire.

Le operazioni di soccorso in Pakistan stanno toccando un punto critico, mentre le inondazioni stanno letteralmente sommergendo i villaggi del paese. Nelle ultime 48 ore, i soccorritori hanno recuperato decine di corpi, portando il bilancio delle vittime a un tragico totale di 321. È chiaro che la situazione è drammatica e richiede un’attenzione immediata da parte della comunità internazionale e delle autorità locali.

La devastazione nel nord del Pakistan

Le zone più colpite si trovano nel distretto di Buner, in Khyber Pakhtunkhwa, dove le piogge torrenziali hanno causato frane e alluvioni devastanti. Molte abitazioni sono state distrutte in un batter d’occhio. Secondo quanto riferito da testimoni oculari, come uno che ha dichiarato: “Non sappiamo da dove sia arrivata l’acqua, ma è giunta così rapidamente che molti non hanno potuto fuggire.” I soccorritori, sul posto, continuano a cercare sopravvissuti tra le macerie, con la speranza che ci siano ancora persone in grado di essere salvate.

Il dottor Mohammad Tariq, un medico di un ospedale governativo di Buner, ha rivelato che molte delle vittime sono decedute prima di poter ricevere assistenza medica. Ha aggiunto con tristezza: “Tra i morti ci sono molti bambini e uomini, mentre le donne erano lontane a raccogliere legna e pascolare il bestiame.” Questa drammatica situazione mette in luce il dramma umano che si sta consumando in queste aree già vulnerabili.

Il bilancio delle vittime e le cause climatiche

Fino a questo momento, sono stati confermati almeno 307 decessi nella sola provincia di Khyber Pakhtunkhwa. La National Disaster Management Authority ha messo in evidenza che i cambiamenti climatici hanno avuto un impatto significativo su questa crisi, rendendo le inondazioni ancora più devastanti. Dall’inizio di giugno, oltre 541 persone hanno perso la vita a causa delle frane e delle alluvioni che hanno colpito il paese. Come possiamo ignorare il legame tra le attività umane e questi eventi estremi?

La situazione si fa ancora più grave con le notizie che arrivano dalla regione contigua del Kashmir, amministrato dall’India, dove anche lì le inondazioni hanno causato numerosi morti e lo sfollamento di centinaia di persone. Gli esperti avvertono che i fenomeni di “cloudburst” sono diventati sempre più frequenti nelle aree himalayane, aggravati dai cambiamenti climatici. Dobbiamo chiederci: quali azioni possono essere intraprese per prevenire simili tragedie in futuro?

Operazioni di soccorso e avvertimenti per i turisti

Le autorità pakistane hanno comunicato che oltre 3.500 turisti bloccati in zone alluvionate sono stati evacuati, nonostante molti continuino a ignorare i divieti governativi. La Protezione Civile ha esortato tutti a prestare attenzione ai rischi di frane e inondazioni, dato che il maltempo sembra non voler allentare la sua presa. Ci si potrebbe chiedere: quanto è importante seguire le indicazioni delle autorità in situazioni così critiche?

Nel 2022, il Pakistan ha vissuto la peggiore stagione dei monsoni mai registrata, con oltre 1.700 vittime e danni stimati intorno ai 40 miliardi di dollari. La lezione che dobbiamo trarre da questa crisi è fondamentale: è necessario migliorare la preparazione e la risposta alle emergenze climatiche per il futuro. Non possiamo permetterci di essere impreparati di fronte a questi eventi, giusto?