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Recentemente, il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), un documento cruciale che sostituisce la precedente Nota di aggiornamento al documento di economia e finanze (Nadef). Questo nuovo documento fornisce un aggiornamento sul quadro macroeconomico e definisce le linee guida per le future politiche economiche del governo italiano.
Il governo ha stabilito che il deficit sarà mantenuto al 3% per l’anno corrente, con aspettative di crescita del Pil fissate a +0,5% nel 2025 e +0,7% nel 2026. Queste misure hanno come obiettivo principale quello di stimolare l’economia, con un potenziale impatto espansivo di un decimale derivante dalla Manovra economica.
Le priorità della legge di bilancio
La legge di bilancio, che rappresenta la quarta iniziativa dell’esecutivo di Giorgia Meloni, si concentrerà su vari aspetti fondamentali, tra cui il fisco, il supporto alle famiglie, la promozione del lavoro e l’incremento delle spese per la Difesa.
Coperture finanziarie e deficit
Per finanziare le misure indicate nella Manovra, il governo prevede un incremento di circa 2,3 miliardi di euro in deficit. Questa cifra deriva dalla differenza tra l’ammontare del debito previsto per il 2026 secondo la legislazione attuale e quello programmato, che tiene conto degli effetti delle nuove misure. Il Dpfp stabilisce un deficit tendenziale fissato al 2,7% e quello programmatico al 2,8%, con una leggera variazione di un decimale.
Per quanto riguarda le spese per la Difesa, il governo prevede di allocare circa 12 miliardi di euro, a condizione che l’Italia riesca a uscire dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea per deficit eccessivo. Se si considera l’ammontare del Pil italiano nel 2024, l’aumento di spesa previsto per il 2025 risulta essere dello 0,15%, corrispondente a circa 3,3 miliardi di euro. Le proiezioni indicano che nel 2027 si potrebbe arrivare allo 0,3% del Pil, portando a un totale di 6-7 miliardi, per poi salire allo 0,5% nel 2028, con un incremento di circa 12 miliardi in tre anni.
Prossimi passi e discussione in aula
Il testo del Dpfp, presentato in Consiglio dei ministri, sarà inviato a Bruxelles e alle Camere italiane, dove è già previsto l’esame in aula per il 9 ottobre. È importante notare che le proiezioni di crescita sono state leggermente riviste al ribasso rispetto alle stime precedenti, con il Pil previsto in crescita del +0,6% per quest’anno e del +0,8% per il prossimo. Un segnale positivo arriva dalla riduzione dell’indebitamento, che, grazie alla gestione della spesa primaria netta, ha visto il deficit stimato scendere dal 3,3% al 3%, un valore che potrebbe favorire l’uscita dalla procedura di deficit eccessivo anticipata rispetto alle previsioni iniziali.
Iniziative per famiglie e imprese
Tra le prime misure da adottare c’è il taglio dell’Irpef, che interesserà principalmente il ceto medio, prevedendo una riduzione della seconda aliquota dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. Inoltre, sono in fase di studio nuove iniziative per le famiglie, compresi interventi sulle detrazioni tramite un nuovo quoziente familiare.
Per quanto riguarda le imprese, il governo sta lavorando a uno strumento di incentivazione orizzontale, come annunciato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Questo strumento sarà finanziato con risorse nazionali. In ambito sanitario, l’obiettivo è raccogliere ulteriori 2-3 miliardi oltre ai 4 già previsti dalla precedente legge di bilancio, per migliorare le retribuzioni e favorire nuove assunzioni, soprattutto nel settore degli infermieri.
Impegni futuri e sfide per il settore bancario
La Manovra potrebbe anche rinnovare le risorse per le Zone economiche speciali (Zes), con il governo che si è impegnato a confermare e migliorare la dotazione finanziaria, come indicato dal sottosegretario per il Sud, Luigi Sbarra. Tuttavia, le banche si preparano a sfide significative per il 2026 e il 2027, in particolar modo per i rischi legati all’export e ai dazi, come sottolineato dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. La situazione attuale richiede un’attenzione particolare per preservare la stabilità economica.