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ASPI e Uil insieme per la sicurezza nei cantieri

Firenze, 26 set. (askanews) – Autostrade per l’Italia e Uil insieme per promuovere la sicurezza nei cantieri. Una delegazione del sindacato e di giovani lavoratori ha visitato la nuova galleria San Donato, in costruzione sull’A1 tra Firenze Sud e Incisa, nell’ambito del progetto di ampliamento della terza corsia. Un’opera ingegneristicamente complessa, che vede impegnate circa 300 maestranze e che rappresenta un modello sia per le tecniche costruttive sia per gli standard di tutela dei lavoratori.

Nel cantiere trovano applicazione strumenti innovativi, a partire dalla “Stop Work Authority”, che riconosce a ogni addetto il diritto e il dovere di fermare le attività quando percepisce rischi per sé o per i colleghi.

“Per esempio -sottolinea Marco Verzari – Segretario Generale UIL Trasporti
- qua notavo che in 200 metri per arrivare prima dell’entrata del tunnel, la questione sollevata dall’articolo 44 della legge 81, e cioè lo Stop work authority, la possibilità per i lavoratori di bloccarsi, è evidenziata a caratteri cubitali. Lo dico perché è vero che lo dispone una legge, è vero che è un diritto, ma in molte realtà, soprattutto più piccole, quel lavoratore ha paura di denunciare perché blocca un cantiere e perché poi dopo può essere in qualche modo messo a pregiudizio il suo stesso rapporto di lavoro”.

Le maestranze di Aspi hanno condiviso con la delegazione della Uil l’applicazione di soluzioni tech a tutela dell’incolumità delle persone. In particolare, l’uso del Building Information Modeling.

“Oggi la realtà virtuale, l’intelligenza artificiale, la tecnologia applicata al mondo del cantiere e alla sicurezza è la vera innovazione che noi stiamo portando all’interno dei cantieri”, afferma Antonio Cavallera – Direttore Human Capital & Organization. “Lo si vede qui all’interno all’imbocco della Galleria San Donato: un display consente di guardare le lavorazioni che si andranno a fare in cantiere, quindi non di guardarle solo in fase di progettazione. Questo permette di preparare i nostri collaboratori ad entrare in cantiere formati e informati per quello che poi si andrà a trovare”, aggiunge Cavallera.

E, ancora, dispositivi “uomo a terra”, telecamere intelligenti a supporto delle manovre e la nuova “Centina Sicura”, che riduce l’esposizione degli operatori al fronte di scavo e velocizza fino al 60 per cento le operazioni.