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Assosharing presenta la situazione italiana al 2024

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Roma, 23 mar. (askanews) - Hanno rivoluzionato il mondo della mobilità e dei trasporti, le aziende di sharing dominano ormai tutto il panorama italiano e non solo. A rappresentarle da qualche anno c'è Assosharing: la prima associazione di categoria del comparto sharing mobility, con l'obiettivo di...

Roma, 23 mar. (askanews) – Hanno rivoluzionato il mondo della mobilità e dei trasporti, le aziende di sharing dominano ormai tutto il panorama italiano e non solo. A rappresentarle da qualche anno c’è Assosharing: la prima associazione di categoria del comparto sharing mobility, con l’obiettivo di rappresentare un settore che conta oltre 5 milioni di utenti iscritti in Italia.

Un settore in crescita e grande rivoluzione presentato dal Presidente Luigi Licchelli:

“Assosharing nasce nel 2020 per rappresentare alcune istanze del settore, che è sempre più preponderante nel nostro paese per arrivare a risultati di decarbonizzazione e decongestione del traffico. Abbiamo fatto una riforma importante, aprendo cinque verticali specializzati per ogni sezione di servizi di sharing, car sharing, micromobilità, bike sharing, scooter sharing, ed anche tutto un settore che abbraccia la sharing mobility”.

La missione di Assosharing è di influenzare, in modo efficace per il suo sviluppo in tutta Italia, le politiche e il quadro regolatorio che disciplinano il comparto in tutte le sue varie articolazioni.

“Uno dei nostri obiettivi è in ambito fiscale con l’allineamento dell’IVA dal 22% al 10% perché ci consentirebbe di liberare maggiori risorse per investimenti e garantire servizi nei confronti dei nostri cittadini. Crediamo che sia opportuno, nell’ambito di una riforma più generale della fiscalità, quale sta affrontando oggi il governo, rappresentare le nostre istanze e liberare risorse per gli investimenti”.

Procede inoltre il lavoro di Assosharing in collaborazione con il governo alla luce delle nuove norme del codice della strada, ad oggi in discussione al Senato.

“Per noi questa riforma del codice della strada è osteggiata da categorie come tassisti, NCC, non piace nemmeno a noi ed a numerosi privati cittadini. Crediamo che sarebbe il caso di valutare delle modifiche migliorative al testo perché altrimenti potrebbero esserci degli effetti negativi per quello che è il servizio nei confronti dei nostri cittadini”.

Si attendono quindi sviluppi su quello che sarà il nuovo codice stradale, ma intanto Assosharing prosegue nel suo lavoro di rivoluzionare il settore dello sharing a sostegno di tutte le aziende.