Le auto elettriche stando all’Unione Europea dovrebbero diventare le uniche sul mercato a partire dal 2035, difatti è stata questa la data già da tempo fissata per eliminare dai listini e dagli impianti produttivi le auto dotate di motori termici siano essi a benzina o diesel. Un passo che sulla carta appariva scontato ma che a 10 anni dal ban definitivo ha messo l’Europa in una condizione di crisi pesante costringendola a trovare una via d’uscita.
Auto elettriche 2035, possibile apertura sui biocarburanti
L’UE si è resa conto che la sua manovra in favore delle auto elettriche, all’interno del piano definito Green Deal, non sta dando i frutti sperati.
Le vendite delle auto elettriche sono aumentate da inizio anno, portando la percentuale ad un 16% ma questo passo in avanti non basta perché se si guarda al 2035 vi è il grande timore di non riuscire a farcela.
Il motivo è presto trovato, la maggior parte degli automobilisti al momento non vuole abbandonare l’auto tradizionale in favore di veicoli più efficienti a livello di inquinamento ma che perdono valore se rivendute e che soprattutto impiegano 30 minuti per ricaricarsi.
Un possibile punto d’incontro quindi è aprirsi ai biocarburanti, facendo abbassare la soglia di limitazione al CO2 al 90% rispetto al 100% designato all’interno del piano europeo.
Così facendo si permette una transizione graduale con ancora margine per la vendita delle auto termiche. Il passaggio al solo elettrico ha messo in ginocchio l’industria automobilistica europea favorendo quella cinese, in un certo senso è un auto-sabotaggio e a Bruxelles se ne stanno rendendo conto.
Idea Range Extender
Una possibile decisione sarebbe legata all’implementazione di auto dotate di “range extender” come riporta Virgilio.it tramite il quotidiano inglese Financial Times vale a dire produrre auto elettriche con una piccola riserva energetica data dal motore tradizionale.
In questo caso il motore a benzina funzionerebbe da generatore di corrente, garantendo sempre la corretta autonomia ed evitando le soste per la ricarica.
Quindi si otterebbe la massima efficienza d’uso e inoltre si farebbe il bene dell’ambiente dato che i consumi si ridurrebbero drasticamente.
La parola ora passa a Bruxelles che a breve annuncerà ufficialmente il proprio pensiero in merito.