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Auto: Falla Ue su omologazioni individuali, boom import parallelo auto cinesi low-cost

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Roma, 27 dic. - (Adnkronos) - Una crepa nel sistema normativo europeo permette l'ingresso massiccio di veicoli cinesi di marchi minori attraverso l'Individual Vehicle Approval (IVA), l'omologazione per esemplari unici originariamente riservata a prototipi o auto speciali, ma sfruttata...

Roma, 27 dic. – (Adnkronos) – Una crepa nel sistema normativo europeo permette l'ingresso massiccio di veicoli cinesi di marchi minori attraverso l'Individual Vehicle Approval (IVA), l'omologazione per esemplari unici originariamente riservata a prototipi o auto speciali, ma sfruttata da importatori per introdurre modelli di serie senza i severi controlli UE su sicurezza, emissioni e CO2.

A fare luce sul fenomeno una inchiesta apparsa oggi su 'La Stampa' che ricorda come, a differenza dei grandi gruppi cinesi – come BYD, Geely, Chery e MG – che arrivano con omologazioni complete e investimenti in Europa, piccoli brand dai nomi poco noti entrano nel mercato tramite intermediari, soprattutto in Germania, Polonia e Repubblica Ceca. Qui le auto, spesso equipaggiate con lo stesso motore benzina 1.5 da 150 cv o configurazioni ibride minime, vengono immatricolate come "pezzi unici" per poi essere rivendute in Italia e altri Paesi Ue senza rete assistenza, garanzie ufficiali e disponibilità ricambi.

Il fenomeno, segnalato da addetti ai lavori, genera concorrenza sleale ai costruttori europei, obbligati a costi elevati per rispettare le norme, e finisce per danneggiare anche i marchi cinesi regolari, accomunati in un clima di sospetto generale. Per i consumatori il rischio è alto: veicoli privi di supporto post-vendita e potenzialmente non pienamente conformi agli standard europei.I dazi Ue sulle auto elettriche cinesi (fino al 35,3% dal 2024) non toccano i modelli endotermici e ibridi, spingendo gli importatori verso queste motorizzazioni. Nel frattempo, la Commissione europea valuta di allentare la scadenza 2035 per lo stop ai motori termici, aprendo agli ibridi, ma la falla dell'omologazione individuale rimane aperta. Il settore automobilistico chiede interventi immediati: rafforzamento controlli, chiusura del buco normativo e sanzioni severe per proteggere consumatori e industria europea. Annunciati accertamenti rigorosi, ma i tempi restano incerti.