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Bonanni: ''Vaccini strumenti che permettono di aumentare la salute dei pazienti fragili''

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(Adnkronos) - Oggi siamo in una situazione demografica di forte invecchiamento della popolazione. Entro il 2050 il 42 per cento della popolazione europea avrà più di 65 anni e la vita media arriva oggi a 84 anni. Vivendo più a lungo si va incontro maggiormente a rischi di infezi...

(Adnkronos) – Oggi siamo in una situazione demografica di forte invecchiamento della popolazione. Entro il 2050 il 42 per cento della popolazione europea avrà più di 65 anni e la vita media arriva oggi a 84 anni. Vivendo più a lungo si va incontro maggiormente a rischi di infezioni respiratorie e altre malattie prevenibili con i vaccini. “Bisogna quindi vaccinare gli adulti perché potrebbero non essere stati vaccinati nell’infanzia ma anche perché negli anni si sono resi disponibili nuovi vaccini. Inoltre l’immunità può decadere, e anziani e malati cronici possono essere suscettibili a malattie prevenibili mediante vaccino”. Così Paolo Bonanni, ordinario di Igiene all’università di Firenze durante il webinar "Le vaccinazioni nelle persone fragili. Dubbi e risposte"

“Le persone fragili – ha spiegato il clinico – hanno maggiore rischio di ammalarsi oppure di sviluppare una malattia più grave. La trasformazione demografica ci induce quindi a pensare a una nuova strategia vaccinale: a inizio Novecento la percentuale delle nascite era più elevata di oggi e l’aspettativa di vita era di 60-65 anni, quindi ci si concentrava sulla popolazione pediatrica. Lo scenario oggi è diverso: abbiamo anziani e persone adulte ma con patologie croniche. Questo richiede che la vaccinazione sia una pratica che accompagna la vita”.

“Le barriere al vaccino da parte del paziente fragile purtroppo sono molteplici: mancano sia le raccomandazioni ufficiali e i dati su trial clinici specifici, oltre ad esserci dubbi sulla sicurezza della vaccinazione in pazienti immuno-compromessi e sulla immunogenicità di questi ultimi. Inoltre si deve tener conto che il principale contatto per questi pazienti è lo specialista, il quale però può non seguire le vaccinazioni di routine”.

“Immunizzazione nel corso della vita dà benefici anche economici, dato che la salute è un motore economico. È quindi importante fare gruppo come specialisti per utilizzare i vaccini nelle loro potenzialità, come strumenti importantissimi per salute di tutti”.