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Calcio: Fifa lancia la compagna 'Reachout' per una migliore salute mentale

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Roma, 2 ago. - (Adnkronos) - La Fifa ha lanciato #ReachOut, una campagna progettata per aumentare la consapevolezza dei sintomi delle condizioni di salute mentale, incoraggiare le persone a cercare aiuto quando ne hanno bisogno e intraprendere azioni ogni giorno per una migliore salute mentale. Con ...

Roma, 2 ago. – (Adnkronos) – La Fifa ha lanciato #ReachOut, una campagna progettata per aumentare la consapevolezza dei sintomi delle condizioni di salute mentale, incoraggiare le persone a cercare aiuto quando ne hanno bisogno e intraprendere azioni ogni giorno per una migliore salute mentale. Con il supporto di giocatori e giocatrici del passato e del presente, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e l'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (Asean), la Fifa sta sottolineando l'importanza di una maggiore consapevolezza intorno alla salute mentale.

Nel lanciare #ReachOut, il presidente della Fifa Gianni Infantino, ha detto: "Questa campagna è molto importante per aumentare la consapevolezza sulle condizioni di salute mentale e incoraggiare una conversazione, un dialogo che potrebbe salvare una vita. Nella Vision 2020-2023 della Fifa, ci impegniamo a far lavorare il calcio per la società, e ringrazio i giocatori e la signora Enke, che hanno contribuito a questa importante iniziativa. La depressione e l'ansia colpiscono un numero crescente di persone in tutto il mondo, e i giovani sono tra i più vulnerabili. Avere una conversazione con la famiglia, gli amici o un professionista specializzato può essere fondamentale. La Fifa è orgogliosa di lanciare questa campagna, sostenuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'Asean per incoraggiare le persone a #ReachOut."

Nella campagna sono raccolte le testimonianze delle leggende Fifa Aline, Vero Boquete, Cafu, Laura Georges, Luis García, Shabani Nonda, Patrizia Panico, Fara Williams e Walter Zenga. Inoltre Teresa Enke (vedova dell’ex portiere di Bundesliga Robert Enke) discute anche il dolore di perdere una persona cara al suicidio, e il suo lavoro con la Fondazione Robert Enke.