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Caso Montante: teste in aula, 'il pm Di Matteo mi disse di riferire quello che sapevo'

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Caltanissetta, 15 gen. (Adnkronos) - "Il dottor Di Matteo mi disse che era il caso di riferire quello che sapevo su questi argomenti. Lo incontravo alle manifestazioni antimafia". A riferirlo in aula, deponendo al processo sul 'cerchio magico' dell'ex Presidente degli indust...

Caltanissetta, 15 gen. (Adnkronos) – "Il dottor Di Matteo mi disse che era il caso di riferire quello che sapevo su questi argomenti. Lo incontravo alle manifestazioni antimafia". A riferirlo in aula, deponendo al processo sul 'cerchio magico' dell'ex Presidente degli industriali Antonello Montante è l'imprenditore Vincenzo Conticello. Che, rispondendo alle domande dell'avvocato Enrico Sanseverino, difensore dell'ex assessore regionale Mariella Lo Bello, chiede a Conticello perché non abbia denunciato prima le presunte anomalie nelle erogazioni di contributi regionali alle aziende di Montante. "Perché non ha denunciato mentre queste cose accadevano?", chiede Sanseverino. E Conticello replica: "Parlavamo di preventivi il reato non esisteva. Mi sono rivolto al dottore Di Matteo (all'epoca sostituto procuratore alla Dna ndr) perché mi sembrava un interlocutore qualificato".

Vincenzo Conticello è l'ex titolare dell’Antica Focacceria San Francesco, storico locale della vecchia Palermo. Lo hanno assunto alla Regione grazie alla legge sui testimoni di giustizia dopo che denunciato e fatto arrestare coloro che prima erano andati a chiedergli il pizzo e poi volevano prendersi la sua attività.