> > Chico Forti, l'abbraccio con la mamma 16 anni dopo

Chico Forti, l'abbraccio con la mamma 16 anni dopo

Il sindacato polizia in una nota: "Amarezza, due pesi e due misure"

Il sindacato polizia in una nota: "Amarezza, due pesi e due misure"

Chico Forti, dopo 16 anni, ha potuto riabbracciare la madre 96enne: “La prima cosa che ha detto alla mamma è ‘Mamma ti voglio bene, sono qua per te’, lei era emozionatissima” ha raccontato lo zio di Forti, Gianni.

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Chico Forti riabbraccia la mamma dopo 16 anni

Chico Forti, scortato dalla polizia penitenziaria, è giunto in piazza General Cantore, a Trento, dove abita la mamma, beneficiando di un permesso speciale di 4 ore. “Tra baci e abbracci, voleva fargli subito i canederli, ma lui le ha detto che non aveva fame, che aveva già provveduto. Mi dispiace solo per mio fratello, il papà di Chico, che non c’è più. Ma sono contento di essere riuscito a mantenere la promessa che gli avevo fatto: l’ho, l’abbiamo riportato a casa” ha raccontato lo zio.

Andrea Di Giuseppe, parlamentare di Fratelli d’Italia che ha seguito il caso facilitando il trasferimento in Italia del 65enne, aveva raccontato: “Chico aveva incontrato l’ultima volta la madre sedici anni fa, dicendole che probabilmente non si sarebbero più rivisti. Questa donna ha resistito fino a oggi solo per riabbracciare il figlio. Ringrazio il giudice di garanzia e gli avvocati per la celerità con cui è stato concesso questo permesso, un atto di umanità“.

La nota del sindacato polizia

Il segretario generale del Sindacato polizia penitenziaria, Aldo Di Giacomo, si era così espresso attraverso una nota: “Per noi servitori dello Stato che ogni giorno in carcere combattiamo, per conto dello Stato, una battaglia oscura ma importante per il rispetto della legalità, il sentimento di amarezza e di smarrimento è molto diffuso alla notizia che Chico Forti, condannato per omicidio negli Stati Uniti e sabato scorso tornato in Italia, potrà lasciare temporaneamente il carcere per incontrare la madre“. Di Giacomo aveva messo in relazione la celere pronuncia dei magistrati di sorveglianza rispetto ad altre situazioni simili e in sospeso da tempo: “Da quanto ci risulta lo stesso provvedimento adottato per Forti ha bisogno di settimane di attesa e non di pochi secondi oltre a riguardare casi particolarmente gravi come il rischio di vita del congiunto da incontrare, evenienza che non è valida per Forti“.

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