La guerra in Ucraina resta al centro di complesse trattative diplomatiche. Recenti colloqui a Miami tra la delegazione ucraina e funzionari USA, inclusi rappresentanti dell’amministrazione Trump, hanno segnato un passo significativo verso la ricerca di un accordo di pace, affrontando temi cruciali come territori, sicurezza e garanzie a lungo termine per Kiev.
Colloqui Usa-Ucraina a Miami: questioni chiave e prospettive per l’accordo
I negoziati hanno toccato temi sensibili, tra cui territori e garanzie di sicurezza, aspetti su cui in passato non si era trovato un accordo. Gli Stati Uniti puntano a un’intesa che garantisca indipendenza e sovranità all’Ucraina, con l’obiettivo di evitare futuri conflitti, mentre Kiev insiste su “garanzie affidabili e di lungo periodo”, secondo Umerov. Trump ha dichiarato a bordo dell’Air Force One: “Penso che ci siano buone probabilità di raggiungere un accordo, ma la corruzione a Kiev non aiuta”.
Nel contesto delle trattative, si sarebbero discusse anche questioni elettorali e un possibile calendario per le votazioni post-conflitto. Le tensioni rimangono elevate, con il Cremlino che continua a rivendicare territori e Viktor Orban che invita Kiev a fare concessioni. Tuttavia, Zelensky mantiene la linea del dialogo costruttivo con i partner occidentali, incontrando oggi il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi per aggiornamenti sui negoziati.
Come ha affermato Marco Rubio, “È una questione delicata e complicata… ci sono molte parti in movimento”, sottolineando che il percorso verso una pace duratura richiede ancora negoziazioni intense e compromessi strategici.
Colloqui Usa-Ucraina a Miami, Donald Trump: “Buone chance per un accordo”
Negli ultimi giorni, le discussioni tra Ucraina e Stati Uniti hanno assunto un ruolo cruciale nel tentativo di porre fine al conflitto in Ucraina. La delegazione di Kiev, guidata da Rustem Umerov, ha preso il posto di Andriy Yermak, dimessosi dopo uno scandalo di corruzione, e ha partecipato ai colloqui a Miami con funzionari statunitensi, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio, l’inviato speciale Steve Witkoff e Jared Kushner. Secondo le dichiarazioni di Rubio, l’incontro è stato “produttivo, ma resta ancora lavoro da fare”, mentre Umerov lo ha definito un “successo”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato l’importanza del dialogo costruttivo: “È importante che i colloqui siano stati costruttivi e che tutte le questioni affrontate durante gli incontri siano state discusse apertamente e con l’obiettivo di garantire la sovranità e gli interessi nazionali dell’Ucraina”. Zelensky ha inoltre espresso gratitudine agli Stati Uniti e al team di Trump per l’impegno dedicato nella definizione dei prossimi passi per la pace.
L’inviato americano Witkoff sarà prossimamente a Mosca per ulteriori colloqui, mentre la diplomazia continua a livello operativo tra incontri ufficiali, confermando che la ricerca di soluzioni, pur complessa, non si ferma.