A Copenaghen, migliaia di manifestanti pro-Palestina si sono radunati per esprimere il loro dissenso contro le politiche dell’Unione Europea. Slogan come “L’UE finanzia il genocidio” hanno riecheggiato tra le vie della capitale danese, mentre i partecipanti chiedevano un immediato cessate il fuoco e il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese. La protesta, pacifica ma intensa, si è svolta proprio mentre i leader europei discutevano strategie di difesa e sicurezza.
Torino, studenti in piazza davanti alla Cavallerizza Reale per il boicottaggio di Israele
Anche a Torino, i collettivi universitari hanno promosso questa mattina un presidio davanti alla Cavallerizza Reale, dove si è tenuta la cerimonia d’insediamento della nuova rettrice dell’Università, Cristina Prandi. Una cinquantina di studenti, in particolare del collettivo Cambiare Rotta, hanno attraversato le vie del centro scandendo slogan:
“Boicotta Israele. O esce la rettrice o entriamo noi. Mentre lei festeggia dietro lo schieramento di polizia continua la collaborazione con Israele e state difendendo un genocidio”.
In testa al corteo è stato esposto uno striscione con la scritta “Per la Flotilla, per la Palestina blocchiamo tutto! Sfiduciamo rettrice, Bernini e governo”. Davanti all’ingresso della Cavallerizza, il presidio è proseguito tra tensioni con le forze dell’ordine, con i manifestanti che hanno denunciato la collaborazione dell’ateneo con Israele e richiesto la presenza della rettrice.
Copenaghen, manifestazione pro-Palestina: “L’Ue finanzia il genocidio”
A Copenaghen, un gruppo di attivisti filo-palestinesi si è radunato per sollecitare l’Europa a imporre nuove sanzioni contro Israele e avviare misure di boicottaggio. Con bandiere palestinesi e cartelli recanti frasi come “L’Ue finanzia il genocidio”, circa un centinaio di persone hanno manifestato durante lo svolgimento del summit europeo dedicato al rafforzamento della difesa comune, in un contesto segnato dall’aumento delle tensioni militari legate alle incursioni di droni nei paesi confinanti con la Russia.
I manifestanti hanno sottolineato la responsabilità dell’Unione Europea nel rispettare il diritto internazionale e i diritti umani, auspicando che tali principi vengano tradotti in azioni concrete contro Israele.