Oggi il corteo della CGIL ha visto un momento di grande attenzione politica con l’arrivo di Elly Schlein, leader del Partito Democratico. La sua presenza non è passata inosservata, e le parole pronunciate davanti ai manifestanti hanno sottolineato i temi centrali della mobilitazione, tra diritti dei lavoratori, giustizia sociale e solidarietà. Vediamo nel dettaglio cosa ha detto e quale messaggio ha voluto trasmettere ai partecipanti.
Il corteo della CGIL e la partecipazione politica
Il corteo della CGIL a piazza Vittorio ha visto la partecipazione di migliaia di manifestanti, tra cui esponenti politici come Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). Il corteo si è diretto verso piazza San Giovanni, dove si è svolto un presidio organizzato da USB.
Nicola Fratoianni ha criticato le dichiarazioni del ministro Salvini, definendolo un “bullo” per le sue minacce nei confronti dei lavoratori in sciopero, e ha definito “indecente” il commento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul “weekend lungo”, ricordando che i lavoratori che scioperano rinunciano a un giorno di stipendio
Al corteo CGIL arriva Schlein, ecco le sue parole
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha partecipato insieme al capogruppo PD al Parlamento europeo, Nicola Zingaretti, al corteo della CGIL a piazza Vittorio a Roma. I due hanno sfilato dietro uno striscione con la scritta “Fermiamo il massacro”, in un gesto di solidarietà verso le iniziative internazionali e i diritti dei lavoratori.
Schlein ha definito la giornata come una “bellissima giornata di mobilitazione e di sciopero”, sottolineando che lo sciopero dimostra che l’Italia è migliore di chi la governa. Ha aggiunto che si tratta di uno “sciopero per Gaza, per dire ‘Palestina libera’”, e ha evidenziato come questa mobilitazione unisca diverse generazioni, promettendo che il Partito Democratico sarà presente. Inoltre, ha espresso preoccupazione per le detenzioni degli attivisti della Flotilla fermati da Israele, definendole “illegali” e ribadendo l’esigenza che possano “essere liberati e fare velocemente rientro a casa”.
“Non è accettabile, non abbiamo sentito, dal nostro governo, una parola di critica rispetto a ciò che è accaduto”