In questi giorni si parla insistentemente di “double tap”, ovvero di “attacchi doppi”, sia per la guerra a Gaza sia per quella in Ucraina. Ma, che cosa sono? Tutto sulla strategia bellica antica e crudele.
Cosa sono gli “attacchi doppi”? Il vero obiettivo del “double tap strike”
Il “double tap strike” non è una nuova strategia bellica, anzi esiste da tanto, l’abbiamo ad esempio “vista” anche durante la Seconda guerra mondiale.
Ma, che cosa si intende per “double tap strike“? Diciamo che lo dice la parola stessi, ovvero doppi attacchi. In breve si tratta di due attacchi, uno dietro l’altro, con lo scopo di uccidere anche soccorritori e giornalisti che sono giunti sul posto dopo il primo attacco. In questo modo l’obiettivo è quello di scoraggiare tutti gli sforzi per soccorrere le vittime e, proprio per questo, c’è chi sostiene che sia una strategia illegale per il diritto internazionale, anzi i vari gruppi per i diritti umani sostengono che questa strategia sia un crimine di guerra.
I “double tap strike” a Gaza e in Ucraina
Gli “attacchi doppi” purtroppo gli abbiamo visti anche di recente, sia in Ucraina sia a Gaza. Le forze armate russe sono infatti state accusate di aver compiuto un “double tap strike” sia con droni sia con missili. Nel agosto del 2023 ecco cosa avevano scritto le Nazioni Unite dopo l’attacco russo a Pokrovsk: “è spietato colpire lo stesso punto due volte nel giro di pochi minuti, causando la morte e il ferimento delle persone accorse rapidamente per aiutare i sopravvissuti, compresi i soccorritori del Servizio di emergenza statale dell’Ucraina.” A Gaza invece è appena successo, lo scorso 25 agosto, quando l’esercito israeliano ha colpito con un drone l’ospedale Nasser, uccidendo anche la giornalista di Reuters, Hossam, Al-Masri, e poco dopo ha attaccato ancora con un raid aereo, proprio quando i soccorritori cercavano di salvare le persone e i giornalisti riprendevano tutto.