Covid, Oms: “Variante Omicron in 57 Paesi: intervenire prima del collasso degli ospedali”

Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha esaminato la rapida diffusione della variante Omicron del coronavirus, presente in 57 Paesi.

Il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha denunciato la rapida diffusione della variante Omicron del coronavirus, già presente in 57 Paesi.

Covid, Oms: “Variante Omicron in 57 Paesi: intervenire prima del collasso degli ospedali”

Nel corso del consueto aggiornamento sull’andamento della pandemia da SARS-CoV-2, il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla circolazione della variante Omicron, che attualmente risulta essere stata rilevata in almeno 57 Nazioni.

A questo proposito, il direttore generale dell’Oms ha dichiarato: “La variante Omicron è stata individuata in 57 Paesi, ci aspettiamo che il numero continui ad aumentare.

Alcune caratteristiche di Omicron suggeriscono che la variante potrebbe avere un impatto rilevante nel corso della pandemia. Se i Paesi aspetteranno fino a quando gli ospedali non avranno iniziato a riempirsi, sarà troppo tardi”.

Covid, Oms: “È difficile stabilire quale impatto avrà la variante Omicron”

Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, poi, ha anche ammesso che non è ancora possibile ipotizzare o determinare in che modo la variante influirà sull’andamento della pandemia Covid.

L’esperto, infatti, ha spiegato: “È difficile stabilire quale sarà l’impatto della variante. Stiamo iniziando a vedere un quadro di rapido aumento della trasmissione, sebbene per ora rimanga difficile quantificare il tasso di crescita in relazione ad altre varianti. In Sudafrica il numero dei casi di variante Omicron sta aumentando rapidamente. Tuttavia, Omicron è stata individuata quando la trasmissione della variante Delta era molto bassa, quindi ha avuto poca concorrenza“.

Covid, Oms: “Monitoraggio della variante Omicron fondamentale”

Infine, il direttore generale dell’Oms ha ribadito la necessità di tenere sotto controllo la situazione in essere e ha sollecitato ogni Paese a tenersi pronto per evitare che la pandemia degeneri in modo irreparabile.

Tedros Adhanom Ghebreyesus, dunque, ha concluso il suo intervento con le seguenti parole: “Sarà importante quindi monitorare con attenzione cosa succede nel mondo per capire se Omicron può rimpiazzare Delta. Esortiamo tutti i Paesi a potenziare il tracciamento, i test, il sequenziamento.

I nostri strumenti diagnostici funzionano, sia i tamponi molecolari che quelli rapidi. I dati che arrivano dal Sudafrica fanno pensare ad un aumentato rischio di reinfezione con Omicron, ma servono altri dati per avere conclusioni più chiare. Alcuni elementi suggeriscono che Omicron causi sintomi più lievi di Delta, ma è comunque troppo presto per affermazioni definitive”.