> > Crescita Economica in Russia: Segnali di Stagnazione nel Terzo Trimestre 2023

Crescita Economica in Russia: Segnali di Stagnazione nel Terzo Trimestre 2023

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La Russia si trova attualmente in una fase di stagnazione economica, caratterizzata da elevate spese militari e da sanzioni internazionali che ne limitano lo sviluppo.

Nel terzo trimestre del 2025, la Russia affronta una situazione economica critica<\/strong>, con una crescita che si avvicina allo zero. Secondo i dati forniti dall’agenzia statistica statale Rosstat<\/strong>, il prodotto interno lordo<\/strong> (PIL) ha raggiunto solo il 100,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo rappresenta un significativo calo rispetto al trimestre precedente, quando la crescita era stata dell’1,1%.

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Le difficoltà economiche della Russia sono attribuibili a diversi fattori, tra cui l’aumento delle spese per la guerra in Ucraina e le sanzioni imposte dall’Occidente. Inizialmente, l’elevato investimento militare aveva sostenuto l’economia, ma ora sta generando un’inflazione che grava sul settore civile, costringendo le imprese ad affrontare costi di finanziamento elevati.<\/p>

Impatto delle sanzioni e dell’inflazione<\/h2>

La Banca Centrale russa ha ridotto le previsioni di crescita per l’anno, stimando un incremento compreso tra lo 0,5% e l’1%. Tuttavia, l’inflazione rimane ostinatamente alta, attestandosi intorno all’8%, il che implica che i tassi di interesse potrebbero rimanere elevati per un periodo prolungato. Le aziende locali lamentano i costi di prestito, che rallentano la crescita economica e mettono a dura prova le finanze pubbliche.<\/p>

Riforme fiscali e sfide per il bilancio<\/h3>

Per far fronte a un deficit di bilancio che si aggira intorno ai 50 miliardi di dollari<\/strong>, il governo russo sta considerando di innalzare l’aliquota IVA<\/strong> dal 20% al 22% nel prossimo anno. Inoltre, il calo dei prezzi del petrolio rappresenta un ulteriore problema, poiché il settore energetico contribuisce in modo significativo alle entrate statali.<\/p>

Le recenti sanzioni statunitensi sull’energia, che hanno colpito i due principali produttori di petrolio russi, Rosneft<\/strong> e Lukoil<\/strong>, mirano a esercitare pressione su Mosca affinché interrompa le operazioni militari in Ucraina. Tali misure sanzionatorie potrebbero avere un effetto a lungo termine sull’economia russa, limitando ulteriormente le sue capacità finanziarie.<\/p>

Strategie di adattamento e resistenza<\/h2>

Nonostante le difficoltà, la Russia sembra cercare di adattarsi alla situazione attuale. Le sanzioni economiche, storicamente, hanno avuto un impatto limitato, raggiungendo solo un terzo dei loro obiettivi. Attualmente, solo il 19% dei paesi del mondo ha imposto sanzioni contro la Russia, il che consente a Mosca di mantenere relazioni commerciali con nazioni non sanzionanti.<\/p>

Il futuro delle esportazioni russe<\/h3>

Le esportazioni di petrolio russo, che in precedenza erano dirette per la maggior parte verso l’Occidente, stanno ora trovando nuovi mercati in paesi come l’India e la Cina. La Russia ha cercato di diversificare i propri partner commerciali, ma la mancanza di sanzioni secondarie limita le possibilità di contenere il mercato internazionale. Allo stesso tempo, i prezzi elevati del gas consentono a Mosca di mantenere le entrate, nonostante le restrizioni.<\/p>

L’economia russa si trova attualmente in una fase difficile, gravata da spese militari elevate e da sanzioni che limitano la sua capacità di crescita. Con la necessità di trovare soluzioni per il deficit di bilancio e l’inflazione, il futuro economico della Russia rimane incerto, ma le strategie di adattamento potrebbero offrire qualche speranza di recupero.<\/p>