Crollo ponte, forse 20 dispersi. Sabato funerali di Stato

E' di 38 il bilancio ufficiale dei morti per il crollo del ponte Morandi. Ci si prepara intanto ai funerali di Stato a Genova, ma è polemica.

E’ di 38 morti, tra i quali tre bambini, il bilancio delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova.

Tra i 15 feriti ricoverati, inoltre, due sono in pericolo di vita. Si continua però a cercare sotto le macerie del viadotto. Il procuratore capo di Genova avverte infatti che ci potrebbero essere ancora fino a 20 persone disperse, e più passano le ore più si affievoliscono le speranze di ritrovarle in vita. Allestita nel capoluogo ligure la camera ardente in attesa dei funerali di Stato, in programma sabato 18 agosto 2018 alla presenza di Sergio Mattarella.

Ma 17 famiglie preferiscono le esequie in forma privata, alcune polemizzando con le Istituzioni.

Crollo ponte Morandi: i numeri

“Ci potrebbero essere ancora 10-20 persone disperse” sotto le macerie del ponte Morandi crollato a Genova, avvertiva ieri il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi. Finora il bilancio ufficiale è di 38 morti, tra i quali tre bambini. Sono invece 15 i feriti ricoverati, di cui 9 in codice rosso e 2 in pericolo di vita.

A tre giorni dalla tragedia, però, si affievoliscono sempre di più le speranze di trovare ancora in vita qualcuno.

Luigi D’Angelo, del Dipartimento della Protezione Civile, assicura comunque: “Continueremo fino a quando saremo sicuri che non c’è più nessuno da soccorrere”. Sono invece 600 gli sfollati. Sono i residenti delle 13 palazzine che si trovano sotto la parte del ponte Morandi non crollata. Per il momento, queste persone non potranno rientrare nelle loro case.

Ancora da stabilire, infatti, se sarà necessario demolire anche la parte del viadotto rimasta in piedi. In questi giorni verrà avviato un monitoraggio per accertarne la stabilità. Rimosse nel frattempo parte delle macerie cadute nel letto del Polcevera. In caso di nubifragio improvviso, infatti, ci sarebbe il rischio dell’esondazione del fiume, che aggiungerebbe disastro a disastro.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti afferma che tutti avranno “una casa a tutti entro la fine dell’anno”.

Da lunedì 20 agosto, intanto, la Regione metterà a disposizione 45 alloggi. La promessa è che altri 300 verranno predisposti entro due mesi.

Polemica sui funerali di Stato

Proclamata sabato 18 agosto 2018 una giornata di lutto nazionale, in occasione dei funerali di Stato alla presenza della Presidenza della Repubblica. Non tutti i familiari delle vittime però gradiscono la partecipazione delle Istituzioni il giorno delle esequie dei loro cari. “Non vogliamo una cerimonia farsa”, denuncia il padre di una delle quattro vittime di Torre del Greco.

“Mio figlio non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane, farò in modo che ci sia giustizia per lui e per gli altri: non dobbiamo dimenticare”, scrive su Facebook Roberto, il padre di Giovanni Battiloro. “Non vogliamo un funerale farsa, ma una cerimonia a casa, nella nostra chiesa a Torre del Greco. – chiarisce – E’ un dolore privato e non servono passerelle. Da oggi inizia la nostra guerra per la giustizia, per la verità: non deve più accadere”.

Per vari motivi sono 17, su 38 morti, le famiglie che hanno scelto alla fine funerali in forma privata. Queste vittime però non saranno dimenticate durante i funerali di Stato che verranno celebrati a Genova dall’arcivescovo Angelo Bagnasco. Al posto delle bare, infatti, verranno esposte le loro fotografie. Allestita intanto oggi alla Fiera di Genova la camera ardente.