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Crollo ponte Morandi, forse colpito da un fulmine: 39 morti

ponte Morandi

A Genova crolla il ponte che sovrasta il torrente Polcevera. Sul viadotto degli anni '60 erano in corso dei lavori, ma forse colpito da un fulmine.

Cresce il drammatico bilancio del disastroso incidente avvenuto a Genova, dove è crollato all’improvviso il ponte autostradale Morandi sul torrente Polcevera. Sono almeno 39 i morti accertati, tra cui un bambino. Critiche le condizioni di 9 dei 16 feriti ricoverate in codice rosso. Rimangono però sotto le macerie diverse automobili mentre alcuni mezzi sono finiti nelle acque del fiume. Autostrade per l’Italia informa che sul ponte, risalente agli anni ’60, erano in corso dei lavori. Alcuni testimoni oculari riferiscono però di aver visto un fulmine abbattersi sul viadotto prima che questo “andasse giù”.

Crolla ponte Morandi sull’A10

E’ drammatico il bilancio dei morti e dei feriti dopo il crollo del ponte autostradale Morandi sul torrente Polcevera, a Genova. Il cedimento sarebbe avvenuto nel tratto che sovrasta via Walter Fillak, nella zona di Sanpierdarena. Le vittime accertate finora (ore 10:50 di giovedì 16 agosto 2018) sono 39, e tra queste si registra anche il decesso di un bambino. A comunicarlo dapprima il ministro dell’Interno Matteo Salvini e successivamente i Vigili del Fuoco. Almeno 19 i feriti, tra cui 9 trasportati d’urgenza in ospedale in codice rosso. E’ corso a Genova sul luogo del crollo del Ponte Morandi il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi. Finora quattro le persone estratte vive dalle macerie.

I soccorritori però una volta giunti sul luogo dell’incidente hanno trovato diversi mezzi schiacciati sotto le macerie del viadotto, con persone morte all’interno. Le vetture coinvolte sarebbero decine. “Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, riferisce che “sono 30-35 le vetture coinvolte e tre mezzi pesanti”. I soccorritori riferiscono infatti che sotto il ponte crollato “c’è una massa di cemento caduta giù da 80 metri: un groviglio di massi e blocchi di cemento delle colonne crollate. – e spiegano – Al momento è difficile riuscire a capire quante, tra le persone disperse, sono ancora vive”.

Diverse automobili sono rimaste infatti incastrate e schiacciate mentre alcuni mezzi pesanti sono finiti nel torrente Polvecera. Il ponte crollato ha colpito anche il centro Amiu, l’azienda ambientale del comune di Genova. Una parte del fabbricato dove si trovano gli uffici della logistica risulta distrutta. Trovati morti all’interno dei capannoni due operai. Colpita nel crollo anche una palazzina, e due persone all’interno delle loro abitazioni sono rimaste ferite.

Un fulmine colpisce il viadotto

Autostrade per l’Italia ha comunicato che “in relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”.

“I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova” viene precisato. Autostrade per l’Italia spiega quindi che “le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi”. Nel pomeriggio il direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia, Stefano Marigliani, afferma che per loro il crollo “è qualcosa di inaspettato e imprevisto rispetto all’attività di monitoraggio che veniva fatta sul ponte”. “Nulla lasciava presagire che potesse accadere. – assicura – Assolutamente non c’era nessun elemento per considerare il ponte pericoloso”.

Alcuni testimoni riferiscono che prima del crollo, attorno alle ore 11:30, un “fulmine ha colpito il ponte”, come racconta Pietro M. all’Ansa. Subito dopo il viadotto “è andato giù”.

Toti: crollo avrà impatto su logistica

Al termine della riunione in Protezione Civile a Genova con il governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci, il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi ha avvertito: “Le vittime nel crollo del Ponte Morandi di Genova sono destinate ad aumentare”. Toti ammette che il crollo del ponte Morandi “è una tragedia immane”.

“Avrà un grave impatto su tutta la logistica del porto e della città. – anticipa – Stiamo lavorando per affrontare sul piano logistico l’emergenza dei prossimi mesi”. Sulle cause del crollo Toti invece non si sbilancia: “Non posso dire nulla se non che le verifiche sono già state avviate”. Il sindaco di Genova assicura comunque che la città “sarà reagire” e “continuare il suo percorso di crescita”.

I vigili del fuoco nel pomriggio avvertono inoltre che “c’è il rischio che altre parti del ponte possano crollare”. Per questo sono state sfollate “le persone da tutti gli edifici circostanti”.

Viabilità interrotta

Autostrade per l’Italia alle ore 16:38 informa sulla viabilità dopo l’indicente. Si specifica quindi che “sulla A10 Genova-Savona, tra il bivio per la A7 Milano-Genova e Genova Aeroporto, in entrambe le direzioni, si è resa necessaria la chiusura del tratto a seguito del crollo di una parte del viadotto Polcevera”.

“Chi da Savona è diretto a Genova – viene spiegato – può utilizzare la A26 Genova-Gravellona Toce, successivamente la D26 Diramazione Predosa Bettole e la A7 Milano-Genova in direzione Genova”. “Chi invece da Livorno è diretto a Savona, può percorrere la A7 Milano-Genova, seguire le indicazioni per la D26 Diramazione Predosa-Bettole per poi immettersi sulla A26 Genova-Gravellona Toce in direzione Genova e proseguire per Savona” si puntualizza.

“Coloro che sono diretti al porto di Genova e provengono da Milano o da Torino, possono percorrere la A7 Milano-Genova ed uscire a Genova ovest” viene infine precisato.

Numeri utili

La prefettura di Genova ha istituito due numeri speciali dedicati per informazioni e segnalazioni di eventuali persone disperse. I numeri da chiamare sono lo 010/5360637 oppure lo 010/5360654.