Biella, sequestro Tempio crematorio: cadaveri in scatoloni

E’ stato disposto il sequestro preventivo del Tempio crematorio di Biella e arrestate due persone. Rinvenuti resti umani in scatoloni

Nel corso della prima mattinata di sabato 27 ottobre 2018 sono stati eseguiti i primi provvedimenti, emessi dal GIP del Tribunale di Biella, su richiesta del locale Procuratore della Repubblica.

E’ stato disposto il sequestro preventivo del Tempio crematoriodi Biella, gestito dalla Socerbi Srl (Società Cremazione Biella). Emessa anche l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. E’ questo quanto riferito dall’ufficio stampa del Comando Arma Generale dei Carabinieri di Biella. Una conferenza stampa per discutere sui dettagli dell’operazione era prevista per il pomeriggio di sabato. Organizzata alle ore 17.00 presso l’ufficio del Procuratore della Repubblica di Biella.

Presi i suddetti provvedimenti in seguito al ritrovamento di resti umani all’interno di vecchi scatoloni, presso il Tempio crematorio della città piemontese.

Resti umani nel Tempio crematorio di Biella

Gli agenti hanno ritrovato alcuni resti umani messi in scatoloni. Poi gettati nell’immondizia a due passi dal forno crematorio. Il ritrovamento nella giornata di venerdì 26 ottobre 2018. I carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria hanno posto sotto sequestro il Tempio crematorio.

In manette Alessandro Ravetti, amministratore delegato della Socrebi, la società che ha costruito l’impianto ottenendone in cambio la gestione per 27 anni, e un suo dipendente, Claudio Feletti, 56enne di Ponderano (Biella).

Il blitz dei militari dell’Arma al cimitero cittadino è l’esito di una lunga e attenta attività di indagine, coordinata dal procuratore Teresa Angela Camelio, per presunte irregolarità nelle cremazioni.

L’inchiesta condotta nel massimo riserbo, per rispetto nei riguardi delle numerose famiglie coinvolte, in realtà ignare di tutto.

Gli inquirenti hanno avviato le indagini dopo le violazioni sul trattatamento dei corpi, prima e dopo le cremazioni. Grazie alle telecamere nascoste, hanno trovato resti umani abbandonati in scatoloni. Bloccata l’attività del forno crematorio. Lo stesso, sfortunatamente, per decine di funerali fissati per la mattinata di sabato 27 ottobre.