Coronavirus in Liguria, la "ribellione" negli alberghi in quarantena

Iniziano le proteste degli ospiti di alcuni alberghi della Liguria costretti alla quarantena a causa del Coronavirus.

Gli ospiti costretti alla misura precauzionale della quarantena negli alberghi “Bel Sit” e “Al mare” di Alassio, in Liguria, a causa di casi di Coronavirus hanno iniziato a protestare.

Intorno alle due di pomeriggio di mercoledì 26 febbraio hanno iniziato a lanciare per protesta i pasti dalla finestra. Sacchetti di plastica contenenti il loro pranzo hanno sorpassato i balconi e sono finiti in strada. Le derrate alimentari fornite agli ospiti in quarantena volontaria sono state distribuite dal Comune, grazie alla collaborazione delle mense scolastiche.

Coronavirus in Liguria: la situazione negli alberghi in quarantena

La protesta è andata in scena per il fatto che i pasti erano freddi. Gli ospiti degli alberghi infatti non hanno la possibilità di scendere nelle cucine per riscaldarli. La reazione è stata quindi quella di gettarli dalla finestra, forse per catturare l’attenzione di media e politici.

Intanto sale il bilancio dei morti e dei contagiati della malattia.

In Italia la situazione si è aggravata: sono oltre 300 i casi accertati al momento. Sale a 12 il numero di vittime, dopo il decesso di un uomo di circa 70 anni in Emilia Romagna. Tra i contagiati si contano anche diversi minori (la più piccola è una bimba di soli 4 anni), nessuno dei quali sembra essere in gravi condizioni.

In tutto il mondo, gli ultimi dati (aggiornati al 26 febbraio) parlano di oltre 2.762 morti (la Sars ne fece 774) e oltre 80 mila contagi.