Coronavirus, a Roma vietata la margherita: sì alla pizza bianca

La pizza margherita è vietata a Roma, causa coronavirus. Via libera a pizze bianche, focacce e tutto ciò che è scritto nel decreto di governo.

Coronavirus, a Roma vietata la pizza margherita: sì invece alla focaccia, pizza bianca, pizza rossa con pomodoro ed olio ed i biscotti secchi.

Persino la cucina deve adeguarsi ai tempi del Covid-19.


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Coronavirus, a Roma no alla Margherita

A Roma dite addio per qualche tempo alla pizza margherita. Si potrà mangiare solo focaccia, pizza bianca, quella rossa e i biscotti secchi.

Con una circolare firmata da Massimo Ancillotti, dirigente dell’unità Studi e Applicazione Normativa della Polizia Locale di Roma Capitale i vigili urbani hanno il compito di sorvegliare le attività di panetteria ed, in base alle specifiche predisposte dal documento, multare chi non è a norma.

Le nuove regole per far fronte all’emergenza coronavirus fissate dal presidente del Consiglio prevedono, al punto 1.4 delle modifiche per quanto concerne la realizzazione di prodotti alimentari all’interno delle panetteria.

Quest’ultime, tra le poche attività, che possono rimanere aperte, potranno dedicarsi- come recita il decreto di Conte- “oltre alla preparazione di vari tipi di pane e grissini, anche la preparazione di pizza e focacce tipiche di panificazione sia bianche (semplici o condite con olio e rosmarino) sia rosse (condite al pomodoro ed olio) e di pasticceria secca. Non si deve considerare compresa la pizza condita e farcita diversamente. Si ribadisce che nello svolgimento dell’attività non può essere mai consentito il consumo sul posto, né, ovviamente, alcuna altra forma di somministrazione“.

Cosa si potrà produrre ed acquistare

I forni potranno produrre soltanto focacce, pizza bianca, condita con olio e rosmarino, pizza rossa con pomodoro ed olio, pane, biscotti secchi e grissini. La motivazione? Tutti i cibi elencati possono essere realizzati con prodotti presenti nei magazzini “in sacchi” o “in scatola”, mentre la mozzarella o le verdure dovrebbero arrivare ogni giorno ai negozi.

Di conseguenza, più viaggi, più traffico di persone e più rischio di potenziali contagi.