Zuppa di farro ritirata dal mercato per sospetta presenza di botulino

Il Ministero della Salute ha emesso ben 4 notifiche di richiamo di zuppe di farro a rischio botulino: i lotti coinvolti.

Dopo il ritiro di lotti di salmone affumicato norvegese a rischio listeria avvenuto lo scorso 26 giugno nella provincia di Treviso, il Ministero della Salute è alle prese oggi con un altro richiamo di prodotto alimentare sul mercato a rischio microbiologico.

Questa volta a farne le spese sarebbe la zuppa di farro che si sospetta possa contenere botulino, informa il sito Foodsafeit. A dire la verità il Ministero di via Ribotta ha emesso non una bensì 4 richiami perché i lotti di zuppa di farro, prodotti dalla società agricola Euroverde con sede ad Azzano Mella (BS), sarebbero in commercio sotto vari marchi: come Bontà dell’Orto (zuppa con farro e verdure fresche, lotto numero 320148) , Terra & Vita (le Zuppe Belle e Pronte, lotto L23-R-148), la zuppa di verdure e farro de ‘Il Mercato – Carrefour” (lotto 320148) mentre l’ultimo richiamo è nei confronti della stessa Euroverde srl.

Zuppa di farro ritirata

I lotti di zuppa di farro sono venduti in confezioni di 620 grammi ed hanno scadenza tra il 6 e 10 luglio del 2020. Il Ministero della Salute, nella notifica di richiamo, avverte di “segregare il prodotto e identificarlo con cartello NON CONFORME, esporre la comunicazione al consumatore e consegnare il prodotto se ancora presente a Euroverde Società Agricola srl“.

Il botulino – che si sospettava essere presente in alcune zuppe di verdure che anche Esselunga ha richiamato nel maggio scorsopuò trovarsi spesso in cibi inscatolati o conservati, e la presenza della tossina botulinica si è spesso riscontrata nelle conserve di verdura sott’olio. I rischi di ingestione da botulino può scatenare il botulismo, una malattia paralizzante i cui sintomi sono tipici di una paralisi neurale, come annebbiamento e sdoppiamento della vista, rallentamento e difficoltà di espressione ed una generale debolezza muscolare.