Una mappa rivela l’Italia vicina ai Paesi a rischio Covid.
Secondo Il Messaggero, i vicini Paesi come Spagna e Francia, dove il coronavirus ha aperto nuovi focolai, rappresenterebbero un rischio per il nostro Paese. Finora Roma monitora i vari cluster, ma i contatti con le nazioni limitrofe potrebbero contribuirne alla diffusione.
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— Playhitmusic (@Noovyis) July 26, 2020
Timore seconda ondata in Francia
Negli ultimi giorni, in Francia l’indice Rt del coronavirus ha superato la quota 1, considerata come limite per ritenere l’epidemia sotto controllo. Secondo l’ente di sanità pubblica francese, nell’ultima settimana i contagi hanno ripreso a moltiplicarsi velocemente, soprattutto in 6 Regioni. In queste aree, l’indice è addirittura superiore: 1,72 nell’Alta Francia, 1,26 nell’Île-de-France (Parigi)1,87 in Bretagna.
Nel sud della Francia, l’Rt oscilla fra 1,1e 1,5. Il ritmo dei contagi è tale che, nelle ultime 24 ore, la Francia ha registrato mille nuovi positivi. Anche la Svizzera ha contato 148 nuovi infetti.
Alto rischio in Spagna
Per alcuni scienziati, in Spagna sarebbe già in corso la seconda ondata. La regione più colpita è la Catalogna: secondo quanto riferito dai media, si sono registrati almeno 50 ricoveri al giorno.
Per contenere il virus, il Governo della Catalogna ha ordinato la chiusura di discoteche, locali notturni e pub. Il governo centrale ha anche limitato l’accesso a casinò e sale giochi, aperte fino a mezzanotte. Data la sua vicinanza alla penisola iberica, il premier francese, Jean Castex, ha raccomandato ai francesi di “evitare” di andare in Catalogna per via dell’aumento dei contagi.
Il Covid nell’Est Europa
Sul fronte orientale, stanno aumentando anche i casi in diversi Paesi.
Un incremento di casi positivi è stato registrato in Serbia e Montenegro. Preoccupa l’escalation di contagi in Romania e Bulgaria. Secondo questa nuova mappa del rischio, l’Italia sarebbe dunque “circondata” da Paesi dove i casi di infezione stanno aumentando visibilmente. Per questo, c’è chi chiede che il Governo italiano prenda delle misure per limitare i contatti con tali Paesi.
La paura è che i cluster – finora contenuti – che costellano la Penisola, possano trasformarsi in focolai a causa dei cosiddetti contagi di ritorno.