Iseo, bonus di 160 euro se non pratichi l'aborto: bufera in comune

Strategia per evitare l'aborto al comune di Iseo. Se la donna decide di non praticarlo le sarà riconosciuto un bonus di 160 euro mensili.

Mozione al quanto originale quella approvata dal comune di Iseo secondo cui se una donna decide di non praticare l’aborto, verrà “premiata” con un bonus da parte dell’amministrazione.

Una decisione che fa molto discutere e che a sollevato numerose critiche.

Iseo: bonus se non esegui aborto

La scelta è stata presa in consiglio comunale e consiste nel dedicare un bonus in denaro, della somma di 160 euro, per tutte quelle donne che pronte ad abortire, decidono di non giungere più a quella soluzione. Il bonus è presentato come un “sussidio dimaternità” che andrebbe a contrastare il calo drastico di nascite che ogni anno diventa sempre più cospicuo all’interno del comune di Iseo e non solo.

Un sostegno alla vita nascente“, come ha amato definirlo l’assessore al bilancio, fautore del provvedimento, Giovanna Prati. Un invito colto dalla maggioranza presente in aula, i contrari hanno invece deciso di abbandonare l’aula in segno di protesta

Il bonus consisterebbe nel versamento mensile di 160 euro nei confronti delle neo mamme, per un massimo di 18 mesi dalla nascita del bambino.

L’amministrazione, vista la mole di critiche sviluppate in seno al consiglio e non solo, ha tenuto a specificare che si tratterebbe di un vero e proprio “sussidio alla maternità”. Un aiuto che permetta “alla donna intenzionata ad abortire, anche a causa di necessità economiche, la possibilità di avvalersi, dopo l’avvenuto rilascio del documento attestante lo stato di gravidanza e la richiesta di Ivg, di un intervento economico straordinario subordinato alla disponibilità della donna ad aderire a un progetto sociale individualizzato“. 

Un’azione che potrebbe finire per ledere le propria libertà di scelta e portare avanti l’idea imposta dagli obiettori della legge 194 del 1978.