Gaia e Camilla, giudice chiede una nuova perizia: slitta la sentenza

Il Tribunale di piazzale Clodio ha chiesto al pm un'ulteriore perizia in merito all'incidente in cui morirono le giovani Gaia e Camilla.

Colpo di scena nel processo contro Pietro Genovese per l’incidente stradale che ha provocato la morte delle giovani Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, con il tribunale di piazzale Clodio che ha chiesto una nuova perizia sull’accaduto, causando uno slittamento della sentenza che sarebbe dovuta essere emessa nella giornata di venerdì 30 ottobre.

Il figlio del regista cinematografico Paolo Genovese dovrà dunque attendere altri 15 giorni prima di sapere se la corte lo ha riconosciuto colpevole della morte delle due ragazze avvenuta nella notte tra il 22 e il 23 dicembre scorso lungo corso Francia a Roma.

Gaia e Camilla, chiesa nuova perizia

La proroga del processo di rito abbreviato è giunta nella giornata del 30 ottobre, quando era previsto invece l’arrivo della sentenza nei confronti di Pietro Genovese, accusato di duplice omicidio stradale.

Secondo l’avvocato di parte civile Cesare Piraino la richiesta del tribunale: “È un elemento positivo. Il Giudice vuole risentire consulenti e testimoni per approfondire la vicenda”.

Secondo quanto stabilito dalle perizie finora effettuare, è certo che Genovese viaggiasse a una velocità di 90 chilometri all’ora in un tratto di strada dove il milite massimo è di 50, per di più con un tasso alcolemico nel sangue superiore di tre volte il limite consentito dalla legge.

Stando agli avvocati difensori del giovane tuttavia, le due ragazze avrebbero attraversato la strada fuori dalle strisce pedonali, anche se il ritrovamento della targa del veicolo in prossimità di queste ultime farebbe presumere il contrario.