Compleanno in autogrill, rettifica: in realtà era una protesta dei ristoratori

Quello che sembrava un compleanno festeggiato in autogrill per aggirare il dpcm nascondeva in realtà un intento di protesta: la rettifica.

Avevano fatto scalpore le fotografie che ritraevano una presunta festa di compleanno festeggiata in un autogrill di Acquaviva delle Fonti (Puglia) allo scopo di aggirare il decreto che chiude bar e ristoranti dopo le 18.

Fino a quando una delle persone che era seduta a quei tavoli non ha voluto chiarire cos’è accaduto.

Rettifica del 31 ottobre 2020

Gli scatti mostrano effettivamente 14 ragazzi intorno ad un tavolo intenti a bere birra, cosa che aveva fatto pensare ad un occasione di festeggiamento. E invece quelli seduti non sono giovani in vena di fare festa ma ristoratori irati perché il nuovo decreto gli impedisce di esercitare la loro attività dopo le 18 mentre mentre bar e locali delle stazioni di servizio possono rimanere aperti.

Così si sono riuniti per protesta, come spiegato da uno di loro. Questo infatti quanto scritto da Francesco Selicato, socio titolare della Brasserie D’Avril di Monopoli: “In foto sono con i colleghi di Putignano che gestiscono pizzerie e ristoranti. Siamo pronti a smentire tutte le testate che hanno detto si sia trattato di un compleanno in famiglia“. Quanto al luogo scelto, ha spiegato che si sono recati in Autogrill di Acquaviva Delle Fonti sulla A14 solo perché era il più vicino a loro.

Compleanno in autogrill: aggirato il Dpcm

In Puglia, e precisamente ad Acquaviva delle Fonti, una famiglia avrebbe deciso di aggirare le restrizioni Covid, festeggiando il compleanno in un autogrill sulla A14. Il tutto si sarebbe svolto in aperta violazione delle norme anti-Covid, che vuole i ristoranti chiusi alle ore 18, per proseguire solo con l’attività di asporto. Alla festa erano presenti un totale di 15 invitati, quando, anche in questo caso la norma vuole che ci si possa sedere allo stesso tavolo in non più di 4 persone se non conviventi.

Ma come si suol dire: fatta la legge, trovato l’inganno. E si, perchè le norme contenute nel Dpcm attualmente in vigore, non si applicano per gli autogrill, in quanto non sono equiparati ai ristoranti, ma anzi sono da considerarsi l’unica zona franca, nell’ambito della ristorazione, alla quale è concesso chiudere dopo le 18, così come non vige il divieto di consumare pasti e bevande sul posto.

L’eccezione è stata pensata per consentire ai viaggiatori, camionisti in particolare, di poter avere un punto ristoro dopo ore di viaggio.

In questo caso invece si è trattato di aggirare le norme del Dpcm, che non consentono tra l’altro neanche le feste, comprese feste civili e religiose: –“Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.

Il comunicato di Autogrill

Dopo la notizia della festa di compleanno che avrebbe aggirato il nuovo decreto, Autogrill ha diffuso un comunicato sottolineando che tutti i punti vendita del gruppo stanno operando nel pieno rispetto delle regole e rimangono aperti dopo le ore 18 per svolgere il necessario servizio di pubblica utilità lungo le autostrade.

Quanto allo specifico avvenimento, hanno segnalato che l’area di servizio in questione non ha marchio Autogrill e non è gestita da alcuna azienda del gruppo. “L’esposizione impropria del nostro marchio rischia di vanificare gli enormi sforzi che l’azienda, con investimenti e con l’impegno costante dei propri dipendenti, sta facendo per gestire la grave emergenza in corso“, si legge nella nota.