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Dopo settimane di negoziati, Stati Uniti e Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla rimodulazione dei dazi commerciali. L’intesa prevede l’introduzione di un’aliquota unica del 15% su una serie di prodotti chiave, con l’obiettivo di ridurre le tensioni commerciali e favorire scambi più equilibrati. Il compromesso arriva in un momento delicato per i mercati globali e potrebbe segnare una nuova fase nei rapporti economici tra Washington e Bruxelles.
Ma cosa prevede esattamente l’accordo tra Usa e Ue? Tutti i dettagli.
Accordo raggiunto tra Usa e Ue: stretta di mano in Scozia
Durante un incontro in Scozia, il presidente americano Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno ufficializzato un’intesa di rilievo tra Stati Uniti e Unione Europea: l’introduzione di un’aliquota unica del 15% su una vasta gamma di beni europei esportati oltreoceano.
L’accordo, frutto di mesi di negoziati, esclude però l’acciaio e l’alluminio, per i quali resteranno in vigore dazi al 50%, con la possibilità di rinegoziazione futura. Trump ha definito l’intesa “imponente”, sottolineando che Bruxelles si è impegnata a investire 600 miliardi di dollari negli USA e ad acquistare beni energetici e militari per 750 miliardi.
Von der Leyen ha parlato di “trattative complesse” ma concluse con successo, annunciando anche tariffe zero su una serie di prodotti strategici. Tuttavia, osservatori internazionali come la CNN e il New York Times hanno definito la tregua commerciale come fragile e dettata più da esigenze politiche statunitensi che da una reale armonia tra le due potenze economiche.
La posizione italiana: soddisfazione, ma cautela
Il governo italiano ha accolto con favore la notizia dell’accordo, definendolo un passo importante per scongiurare una possibile guerra commerciale interna all’Occidente. In una nota congiunta, la premier Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini hanno definito “sostenibile” la base dell’intesa, soprattutto se la nuova aliquota del 15% sostituirà e non si aggiungerà ai precedenti dazi.
Al tempo stesso, l’Italia ha sottolineato la necessità di valutare nel dettaglio gli effetti dell’accordo, sia a livello nazionale che europeo. Roma ha anche ribadito il proprio impegno a Bruxelles per semplificare le regole del Mercato Unico e diversificare i rapporti commerciali, chiedendo inoltre misure di sostegno per i settori che potrebbero essere penalizzati dalle nuove tariffe imposte da Washington. Meloni ha precisato: “Considero positivo che ci sia un accordo ma se non vedo i dettagli non sono in grado di giudicare“.
C’è l’intesa Usa-Ue, dazi al 15%: tutti i dettagli sull’accordo
Secondo quanto dichiarato da Ursula von der Leyen, l’accordo stabilisce una tariffa unica del 15% per la maggior parte delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti, tra cui veicoli, componentistica elettronica, farmaci e prodotti farmaceutici. Si tratta di un’aliquota massima, che dovrebbe garantire maggiore prevedibilità per aziende e cittadini.
Parallelamente, è stato introdotto il principio del “zero per zero” su una lista di beni strategici, tra cui aeromobili, semiconduttori, risorse naturali, alcune materie prime e prodotti chimici selezionati.
Rimane aperta la questione di alcuni settori sensibili, come quello vinicolo e degli alcolici, per i quali una decisione definitiva verrà presa nei prossimi giorni. L’intesa prevede inoltre una futura cooperazione per rimuovere barriere non tariffarie e rafforzare la sicurezza economica comune, delineando un quadro regolatorio che andrà definito meglio nelle settimane a venire.