Il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli, ha rassegnato le dimissioni dopo essere stato indagato per presunti maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie. La vicenda, che unisce aspetti giudiziari e politici, ha acceso il dibattito locale e sollevato questioni delicate.
Cervia, il sindaco Missiroli indagato per maltrattamenti alla moglie
Il primo cittadino, 44 anni, era in carica dal 10 giugno 2024, eletto con una coalizione di centrosinistra comprendente Pd, M5S, Verdi e due liste civiche, con il 56,11% dei voti.
La vicenda giudiziaria è iniziata il 5 dicembre, quando la moglie si è recata in pronto soccorso a Ravenna con un braccio ferito, denunciando una caduta dovuta a una spinta. Sebbene non sia stata presentata denuncia formale, il caso, considerato di codice rosso, ha portato l’ospedale ad allertare la polizia, dando avvio alle indagini.
Si è dimesso il sindaco di Cervia: le indagini per presunti maltrattamenti alla moglie
Mattia Missiroli, sindaco di Cervia ed esponente del Pd, ha annunciato le sue dimissioni a seguito delle accuse di maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, da cui è in fase di separazione. In una nota letta davanti alla giunta e al consiglio comunale, il primo cittadino ha spiegato:
“In questo momento non sarebbe possibile affrontare una situazione così complessa con la necessaria lucidità, né garantire la serenità che l’istituzione comunale merita”.
Missiroli, che ha sempre respinto ogni addebito attraverso il suo avvocato, ha sottolineato come la priorità sia proteggere la propria famiglia:
“Ritengo quindi responsabile destinare ogni energia alla tutela della mia onorabilità e, soprattutto, ai miei figli, che hanno bisogno di un padre pienamente presente in una fase così delicata della loro vita. Per questo con profondo dolore e ribadendo ancora una volta la mia totale estraneità a qualsiasi episodio di maltrattamenti o violenza, rassegnerò le mie dimissioni”.
Oltre alla dimensione penale, la vicenda ha generato un forte impatto politico locale. La Procura di Ravenna aveva chiesto la custodia cautelare, respinta dal Gip che ha ritenuto gli episodi isolati e Missiroli rimasto a piede libero. Fratelli d’Italia ha commentato duramente la situazione:
“Quanto avvenuto, se le indagini confermeranno le accuse, è di una gravità inaudita che getta una luce sinistra su un’istituzione municipale”, chiedendo un passo indietro al Pd. Dal canto loro, i dem di Cervia hanno diffuso una nota di prudenza: “Abbiamo appreso con sgomento delle indagini in corso… confidiamo che si possa giungere nel minor tempo possibile a chiarire in modo inequivocabile la vicenda”.
Il primo cittadino ha lamentato l’intensità dell’esposizione mediatica, che ha colpito non solo la sua figura pubblica ma anche i suoi affetti più cari: “Negli ultimi giorni io e la mia famiglia siamo stati travolti da un’esposizione mediatica durissima… Colpisce, in particolare, la rapidità con cui si è arrivati a giudizi pubblici e definitivi”. Le dimissioni arrivano quindi in un contesto complesso, tra pressioni politiche e inchieste giudiziarie, segnando una brusca interruzione del suo mandato alla guida del comune di Cervia.