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La Striscia di Gaza divisa in due: retroscena e strategie del piano di Usa e Israele

Striscia di Gaza

Striscia di Gaza, la nuova strategia americana: divisione tra Israele e Hamas per garantire sicurezza e ricostruzione.

La Striscia di Gaza torna al centro dell’attenzione internazionale con una proposta americana che potrebbe cambiare radicalmente la gestione del territorio palestinese. Gli Stati Uniti stanno valutando un piano che prevede la divisione della Striscia in due aree. L’ipotesi, emersa dopo la recente visita in Israele del vicepresidente americano JD Vance e dell’inviato speciale Jared Kushner, suscita forti reazioni.

Monitoraggio e ricostruzione nella Striscia di Gaza: sfide aperte

La diplomazia americana sta tentando di consolidare il cessate il fuoco a Gaza, coinvolgendo anche il segretario di Stato Marco Rubio e il Centro di Coordinamento civile-militare, incaricato di sorvegliare il rispetto della tregua e la distribuzione degli aiuti umanitari. Rubio ha sottolineato che “Israele sta rispettando gli impegni presi nell’accordo”, mentre Hamas è ancora inadempiente, con riferimento ai corpi degli ostaggi non restituiti.

Parallelamente, Hamas ha dichiarato la disponibilità a trasferire “tutto il controllo amministrativo della Striscia di Gaza al comitato temporaneo, compresa la sicurezza” e ad accettare la supervisione delle Nazioni Unite per il rispetto della tregua. La situazione resta però complessa: Israele ha iniziato a distruggere i tunnel sul lato sotto il suo controllo, mentre Hamas continua a chiedere un aumento degli aiuti umanitari, stimando necessari fino a 6.000 camion al giorno.

Come sottolinea Khalil al-Hayya, leader di Hamas, “oggi ci sarà un ingresso in nuove aree della Striscia per cercare i corpi degli ostaggi”, un segnale della persistenza delle tensioni e della delicatezza della gestione del territorio.

Dividere la Striscia di Gaza in due: i retroscena sul piano di Usa e Israele

Gli Stati Uniti stanno valutando una proposta che prevederebbe la suddivisione della Striscia di Gaza in due aree distinte: una sotto il controllo israeliano e l’altra amministrata da Hamas. L’ipotesi è emersa in seguito alla visita in Israele del vicepresidente americano JD Vance e dell’inviato speciale Jared Kushner, genero dell’ex presidente Donald Trump. Secondo Vance, “ci sono due regioni a Gaza: una relativamente sicura, controllata da Israele, e l’altra pericolosa, gestita da Hamas”, e l’obiettivo sarebbe ampliare gradualmente l’area sicura.

Contestualmente, Kushner ha precisato che “nessun fondo per la ricostruzione andrà nelle aree controllate da Hamas” fino al disarmo del gruppo palestinese. Tuttavia, il piano incontra resistenze significative, soprattutto da parte dei governi arabi, contrari a una spartizione del territorio e preoccupati per la gestione dei fondi e la creazione di un’autorità alternativa che possa garantire sicurezza e stabilità per i futuri investimenti.