Una donna è stata accoltellata a Firenze martedì 25 novembre, vittima di un’aggressione da parte dell’ex marito. L’episodio è avvenuto in pieno centro, in via Solferino, e ha suscitato l’intervento immediato di passanti e forze dell’ordine, che hanno permesso di bloccare l’uomo e soccorrere la donna ferita.
Donna accoltellata in strada a Firenze, arrestato l’ex marito: le condizioni della vittima
Martedì 25 novembre, in via Solferino a Firenze, una giovane donna è stata brutalmente aggredita dall’ex marito, che l’ha colpita ripetutamente al volto con un coltello. L’uomo, residente nel Mugello, aveva convinto la donna a incontrarlo con la scusa di discutere questioni legate alla separazione, ma una volta faccia a faccia si è scagliato contro di lei. Le urla della vittima hanno attirato l’attenzione dei passanti, alcuni dei quali sono intervenuti, mettendo in fuga l’aggressore fino all’arrivo dei carabinieri, che lo hanno fermato poco distante con il coltello ancora in mano.
La donna, ferita ma fuori pericolo, è stata trasportata all’ospedale Santa Maria Nuova, dove le sono stati suturati i tagli con una prognosi di 20 giorni.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate e maltrattamenti in famiglia, e le indagini hanno fatto emergere precedenti episodi di violenza denunciati dalla vittima, ritirate in seguito.
Donna accoltellata a Firenze, ex marito arrestato: chi l’ha salvata racconta l’accaduto
Tra i primi a intervenire c’è stato Marco Achille Gandolfi Vannini, attore, influencer e atleta, che ha cercato di fermare l’aggressore. In un video pubblicato successivamente, Vannini ha raccontato: “Ho sbagliato a intervenire? Il cuore mi ha detto che dovevo fare qualcosa, che lo dovevo fermare”. L’uomo ha provato a colpire Vannini con il coltello più volte, ma grazie all’aiuto di altri quattro passanti è stato bloccato fino all’arrivo delle forze dell’ordine.
“Mi avete definito un eroe, un esempio. Io non credo di meritare queste cose. Mi è stato insegnato che se una persona è in pericolo bisogna intervenire”. Il tempestivo intervento del gruppo ha permesso alla donna di trovare rifugio in un hotel vicino e di ricevere cure immediate, evitando conseguenze ben più gravi.
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