Argomenti trattati
La guerra in Ucraina è arrivata al giorno 1.297 e l’episodio che ha visto droni russi violare lo spazio aereo della Polonia ha acceso un nuovo fronte di tensione internazionale. A scatenare il dibattito sono state le parole del presidente americano Donald Trump, secondo cui l’incursione “potrebbe essere stata un errore”. Una lettura subito respinta dal premier polacco Donald Tusk: “Anche noi avremmo voluto che l’attacco con i droni alla Polonia fosse stato un errore.
Ma non lo è stato. E lo sappiamo bene”.
Droni in Polonia, l’intervento deciso della Francia contro Mosca
Varsavia ha reagito dispiegando circa 40mila soldati lungo i confini orientali, una risposta diretta sia all’incidente dei droni sia all’avvio delle esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia, le cosiddette “Zapad-2025”. Si tratta delle prime manovre congiunte di Mosca e Minsk dall’inizio del conflitto in Ucraina nel 2022, e la loro coincidenza con l’attacco ai danni della Polonia ha moltiplicato l’allarme in Europa. Il ministro dell’Interno polacco, Marcin Kierwinski, ha inoltre annunciato la chiusura da mezzanotte di tutti i valichi di frontiera con la Bielorussia: “A mezzanotte abbiamo chiuso il traffico al confine con la Bielorussia. Questo è legato alle esercitazioni militari Zapad-2025. Il traffico riprenderà, ma solo quando saremo certi che la sicurezza dei polacchi sarà garantita”.
L’intervento della Francia dopo i droni in Polonia: diplomazia e fermezza
Proprio su questo scenario si è mossa la Francia, tra i primi Paesi a esprimere una condanna netta e ad assumere iniziative diplomatiche concrete. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha infatti convocato a Parigi l’ambasciatore russo per chiedere chiarimenti sull’incursione. Un gesto forte, che si inserisce nella linea dura adottata dall’Eliseo nei confronti di Mosca e che segnala la volontà francese di mantenere alta la pressione diplomatica. Il fronte occidentale appare compatto: da Berlino a Bruxelles, fino a Washington, le proteste per l’intrusione russa non si sono fatte attendere. Varsavia, dal canto suo, ha ribadito l’intenzione di rafforzare la collaborazione con Kiev, come sottolineato da Tusk: “Varsavia collaborerà strettamente con l’Ucraina per costruire la barriera anti-droni più efficace possibile. I droni ucraini sono i migliori in questo campo, poiché hanno dimostrato sul campo la loro efficacia”. Intanto, l’escalation non si ferma. Mosca ha annunciato di aver abbattuto 221 droni ucraini in una sola notte, mentre il Giappone ha imposto nuove sanzioni a entità e cittadini russi, allineandosi alle richieste del G7 e degli Stati Uniti.
Droni sulla Polonia e intervento della Francia: la risposta europea
Ma l’episodio dei droni sulla Polonia resta il punto più sensibile delle ultime ore. La risposta francese, con la convocazione dell’ambasciatore russo, assume un significato che va oltre il gesto formale: Parigi ha voluto ribadire che ogni violazione dei confini Nato non sarà tollerata. L’Europa, quindi, si trova stretta fra l’avanzata russa sul fronte ucraino e la necessità di rassicurare gli alleati orientali. La Francia, con la sua iniziativa diplomatica, ha scelto di collocarsi in prima linea, trasformando l’incidente in un banco di prova per la compattezza dell’alleanza occidentale.