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Elezioni Veneto 2025, Rizzo si presenta come candidato Presidente

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Marco Rizzo ufficializza la sua candidatura come candidato Presidente Regione Veneto 2025, con un programma che punta su sovranità, lavoro, autonomia e difesa delle piccole imprese del territorio.

Con l’annuncio di Marco Rizzo come candidato presidente Regione Veneto 2025, la competizione elettorale entra nel vivo e promette di cambiare gli equilibri tradizionali della regione.

Candidato Presidente Regione Veneto 2025: la mossa di Marco Rizzo

Il nome di Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana e Popolare (DSP), è entrato ufficialmente nella partita.

Sarà lui il candidato presidente della Regione Veneto per le elezioni del 23 e 24 novembre 2025.
Una notizia che, nel linguaggio politico, suona come un terremoto.

L’annuncio è arrivato dallo stesso Rizzo, con parole che non lasciano spazio ai dubbi… Ha ringraziato Fabrizio Boron, capogruppo di Comuni del Veneto per l’Autonomia, per aver aperto la porta del confronto democratico al suo movimento. Un gesto definito da Rizzo come esempio di “vera democrazia”, in un sistema che – a suo dire – tende a escludere le voci fuori dal coro.

DSP si presenta come un soggetto alternativo alle logiche delle istituzioni europee e alla NATO. Rizzo insiste sulla sovranità nazionale, l’indipendenza economica, la centralità del lavoro. E nel suo primo discorso da candidato, le parole sono state taglienti:

“Serve un’autonomia vera, che non può esistere senza una vera sovranità.”

Il messaggio arriva forte, soprattutto in Veneto, dove il tema dell’autonomia è quasi un marchio d’identità. Ma Rizzo come va oltre: attacca le politiche economiche che, secondo lui, penalizzano i distretti produttivi, l’agricoltura e le piccole imprese. “Il cuore del lavoro veneto è stato dimenticato”, ha detto.

Candidato Presidente Regione Veneto 2025: un fronte fuori dal sistema

Nel suo intervento, Rizzo non le ha mandate a dire come è nel suo stile, chiaro e conciso. E ai partiti tradizionali e ai media contesta di aver manipolato il racconto politico, di aver “svuotato di senso” i bisogni reali delle persone.

“Promettono autonomia e sovranità, ma poi si adeguano a decisioni prese altrove.”

Il leader DSP parla di una “rottura netta” con il sistema, ma anche di una ricostruzione. Un legame nuovo tra politica e cittadini. “Vogliamo parlare con chi lavora, con chi produce, con chi è stato lasciato indietro.”

Il suo programma politico, ancora in definizione, punta su capisaldi chiari: no alle ingerenze europee, difesa del lavoro, sostegno all’economia locale, riforma costituzionale dell’autonomia, tutela dei servizi pubblici, e una forte critica all’atlantismo militare.

In una regione dove la Lega e il centrodestra restano forti, la sfida appare piuttosto complessa ma comunque non impossibile evidentemente. Rizzo lo ripete come un mantra: cambiare davvero, non solo a parole.

Le urne si apriranno il 23 e 24 novembre 2025. E lì si capirà se questa “discesa in campo” come candidato presidente della Regione Veneto 2025 sarà solo un segnale di protesta, o l’inizio di qualcosa di più grande?