L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna la scorsa settimana ha creato danni enormi alle abitazioni e alle infrastrutture, oltre a causare la morte di 15 persone.
Ma i rischi collegati ad un disastro ambientale simile sono molti di più: i medici pongono l’attenzione sui danni collaterali per la popolazione.
Emilia Romagna, i medici avvertono sull’alluvione: “Attenzione ai rischi a lungo termine”
La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) ha posto l’accento sui rischi igienico-sanitari per la popolazione dell’Emilia Romagna a seguito della terribile alluvione che ha colpito il territorio: “Disastri simili hanno effetti sulla salute dei cittadini non solo diretti, in termini di decessi, ma anche indiretti, con ripercussioni che si registrano nel lungo termine.
” Alessandro Miani, il presidente di Sima, spiega nel dettaglio: “Una alluvione causa morte per annegamento, infarto, ipotermia, lesioni elettriche e ferite, che sono conseguenze della distruzione causata dalle inondazioni del territorio, ma questi sono solo gli effetti diretti e immediatamente visibili dell’emergenza” – oltre a questo, infatti, c’è di più: “Gli effetti indiretti sono invece monitorabili solo nel lungo periodo: basti pensare che lo straripamento delle acque reflue causate dalle inondazioni aumenta il rischio di infezioni (specie negli anziani e nei bambini) come norovirus, epatite A, rotavirus, infezioni causate da parassiti Cryptosporidium e Giardia, infezioni batteriche dovute a Campylobacter, Escherichia coli, Salmonella e così via.
Cresce quindi in modo esponenziale il rischio di malattie gastrointestinali, dermatiti, congiuntiviti.”
Le conseguenze dell’alluvione: cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane
In uno scenario quasi catastrofico, Miani spiega cosa potrebbe ancora accadere nelle prossime settimane: “Sono possibili anche veri e propri avvelenamenti, ad esempio in caso di rottura di condotti sotterranei, straripamento di scorie tossiche, o rilascio di sostanze chimiche conservate nel terreno.” E, infine, conclude- “L’acqua stagnante nelle case e lungo le strade, poi, provoca una massiccia presenza di zanzare che incrementa il rischio di trasmissione all’uomo di malattie portate da tali insetti.”