L’accordo tra Israele e Hamas ha riacceso il dibattito internazionale sulla guerra a Gaza, sollevando interrogativi sulla sua reale efficacia e sul destino del popolo palestinese. In Italia, il tema ha trovato risonanza anche nel mondo dello spettacolo, dove personaggi pubblici hanno espresso opinioni critiche e talvolta accese sul conflitto e sulle sue conseguenze umanitarie.
Tra questi, Enzo Iacchetti ha utilizzato i social per manifestare il proprio scetticismo e le proprie preoccupazioni.
La lite di Enzo Iacchetti in diretta a “È sempre Cartabianca”
Durante la puntata del 16 settembre 2025, Iacchetti e, il presidente della Federazione Amici di Israele, Mizrahi hanno avuto un acceso scontro verbale sulla guerra a Gaza. Il conduttore ha accusato le forze israeliane di genocidio, citando dati delle Nazioni Unite, e ha criticato la mancanza di discussione sul destino del popolo palestinese. Mizrahi ha replicato minimizzando le accuse e definendo Iacchetti un “fascista”.
La tensione è aumentata ulteriormente quando Mizrahi ha contestato i dati sulle vittime, suscitando la reazione furiosa di Iacchetti, che ha minacciato il suo interlocutore. Nonostante gli sforzi della conduttrice Bianca Berlinguer per riportare la calma, l’episodio ha avuto ampia risonanza sui social e nei media, alimentando un dibattito sulla libertà di espressione e sulla rappresentazione dei conflitti internazionali in televisione, fino a quando Mizrahi ha chiesto: “Definisci bambino”. Una frase interpretata come provocatoria, poiché mette in discussione il criterio con cui vengono definiti i “bambini” nel conteggio delle vittime civili.
“Ho miliardi di dubbi”: Enzo Iacchetti, le dichiarazioni dopo l’accordo su Gaza
Nel pieno delle reazioni internazionali all’annuncio della tregua, Enzo Iacchetti ha espresso il proprio scetticismo attraverso un video pubblicato su Instagram. Il noto conduttore, da tempo attivo nella causa palestinese, ha spiegato di nutrire “miliardi di dubbi” sull’effettiva realizzazione del progetto annunciato da Netanyahu, sottolineando che non si è mai discusso del destino del popolo palestinese, né delle ragioni per cui ogni giorno continuano a morire così tante persone.
“Non si è mai parlato di che fine farà questo popolo, dove andrà questa gente e perché ogni giorno ne muoiono ancora così tanti. Quindi mi dispiace ma non ci credo, per ora. Poi, se vedrò delle immagini che non sono più quelle che ho visto sinora, può darsi che mi ricreda”.
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