L’esame di maturità cambia rispetto alle modalità adottate durante la pandemia di Coronavirus e torna alla normalità.
Giuseppe Valditara, ministro dell’istruzione e del Merito, ha firmato un’ordinanza che ripristina le modalità di esame previste dal D.lgs 62/2017.
Esame di maturità, Valditara firma l’ordinanza: si torna alla normalità
Si torna in presenza e tornano le prove previste per l’esame di maturità, quelle classiche, quelle normali. Si inizia con la prima prova scritta di italiano il 21 giugno 2023, a seguire le altre prove.
Ciò che può cambiare è l’oggetto di colloquio che potrebbe prevedere i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PTOC). Attenzione però, i PTOC potrebbero essere oggetto d’esame solo nel caso in cui siano stati svolti. I PTOC non costituiscono requisito di ammissione. Restano le prove INVALSI che sono invece requisito di ammissione.
Il commento del ministro dell’Istruzione e del Merito
L’Ansa ha riportato le parole del ministro Valditara che è soddisfatto di aver questo definitivo ritorno alla normalità nella scuola.
Il ministro ha dichiarato:
“L’esame di Stato è un momento importante nella vita di ogni studente. Si tratta di un passaggio simbolico fondamentale nel percorso di crescita di ciascuno, oltre a costituire il momento finale dell’intera esperienza scolastica, chiudendo un ciclo iniziato con la scuola primaria”.
Valditara ha poi concluso rivolgendosi agli studenti ed invitandoli a
“vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti”.