Beve vodka e si addormenta sulla figlia: la bimba soffoca

Una madre di 30 anni si è addormentata con la figlia in braccio dopo aver bevuto mezza bottiglia di vodka: la bambina è soffocata nel sonno.

Stacey Atkinson, 30 anni, ha accidentalmente causato la morte della figlia di sole sette settimane, Chloe Atkinson Wilkie.

La tragedia si è consumata in una casa di St. Helens, nel Merseyside, in Inghilterra. La donna ha bevuto mezza bottiglia di vodka e si è addormentata sul divano con la bambina in braccio. Al suo risveglio, la piccola aveva perso i sensi. La madre ha provato a rianimarla e ha chiamato i soccorsi, che non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso. Al momento dell’incidente, anche il padre della bambina era in casa.

La coppia ha altre tre figlie: le due maggiori, di 10 e 13 anni, e la più piccola, nata dopo la morte di Chloe.

Si ubriaca e si addormenta sulla figlia

La mote di Chloe è avvenuta il 19 novembre 2016. Il processo contro la Atkinson si è svolto presso il tribunale della contea di Liverpool. Il procuratore Philip Atsbury ha riportato l’ammissione della donna di aver bevuto cinque bicchieri di vodka prima di addormentarsi.

Nell’appartamento è stata ritrovata una grande quantità di alcol: “C’era una bottiglia vuota di brandy sulla mensola del caminetto, una di vodka e una Pepsi, e nel frigorifero c’era una altra bottiglia di vodka, da cui era stata bevuta una notevole quantità”. Nel sangue di Stacey sono stati trovati 190 mg di alcol per 100 ml di sangue. Il limite legale nel Regno Unito per potersi mettere alla guida è di 80 mg.

Atsbury ha inoltre riportato la perizia del medico legale incaricato: “Un patologo ha stabilito che l’imputata si era addormentata sul divano, rotolando sopra Chloe, che era rimasta intrappolata sotto di lei, probabilmente di fronte al cuscino del divano”.

L’avvocato “Sta già scontando un ergastolo”

Secondo l’avvocato della difesa, Laura Tipping, la madre sta già “scontando il proprio ergastolo“. Dopo l’incidente, ha iniziato a soffrire di ansia, depressione, disturbo della personalità e ossessivo-compulivo.

Il giudice Andrew Menary ha considerato l’ubriachezza come un’aggravante e ha condannato la donna a 12 mesi di carcere. La pena è stata però sospesa: Stacey dovrà sottoporsi a un anno di supervisione e 20 giorni di riabilitazione.