Caso Russiagate, Trump potrebbe essere incriminato a fine mandato

Chiamato a testimoniare sul caso Russiagate, l'ex procuratore Robert Mueller ha affermato come non sia ancora possibile scagionare Donald Trump.

Il futuro di Donald Trump alla Casa Bianca si fa sempre più incerto.

Nella giornata del 24 luglio infatti, l’ex procuratore speciale Robert Mueller è stato ascoltato dalla commissione giustizia della Camera dei Rappresentanti Usa in merito alle indagini da lui svolte sul Caso Russiagate. Secondo quanto emerso durante l’esposizione non è ancora possibile scagionare il Presidente Trump da un suo coinvolgimento nel Russiagate, malgrado non siano state trovate prove sufficienti contro di lui.

Caso Russiagate, parla Mueller

Davanti alla commissione, Mueller ha spiegato di non aver preso in considerazione il reato di collusione riguardo il Caso Russiagate, sottolineando come non sia un sinonimo di cospirazione.

Questo poiché la collusione è un termine che non ha valore legale nell’ordinamento giuridico americano, al contrario di quanto affermato fino ad oggi da Donald Trump. L’ex procuratore ha tuttavia evidenziato il fatto che lo stesso Donald Trump abbia rifiutato di farsi interrogare dagli inquirenti sul caso Russiagate.

Mueller ha poi proseguito affermando di aver deciso di non prendere alcuna decisione sulla possibilità che il Presidente abbia commesso un crimine, malgrado le dieci potenziali istanze di ostruzione alla giustizia.

Secondo le linee giuda emanate dal ministero della Giustizia Usa infatti non è possibile incriminare un Presidente in carica. Questo particolare norma consentirebbe, secondo Mueller, di poter incriminare Trump una volta concluso il suo mandato da Presidente.

Malgrado ciò l’ex procuratore ha infine affermato come: “Lo sforzo del governo russo per interferire nelle nostre elezioni è tra i più gravi attacchi alla nostra democrazia che abbia visto nel corso della mia carriera.

Questo merita l’attenzione di ogni americano”.

La replica di Donald Trump

Non si sono fatte attendere le riposte di Donald Trump attraverso il suo account Twitter. Alcuni minuti prima che Robert Mueller venisse ascoltato dalla commissione giustizia il Presidente Usa dichiarava: “Così i democratici ed altri possono fabbricare illegalmente un crimine.

Tentare di dare la colpa ad un presidente innocente e, quando controbatte a questo attacco illegale e sovversivo al nostro Paese, la chiamano ostruzione? Sbagliato! Perché Robert Mueller non investiga gli investigatori?”, definendo l’intero caso Russiagate “la più grande caccia alle streghe nella storia Usa“.