Coronavirus, due persone in fuga dalla quarantena a Hong Kong

Due persone risultano in fuga da Hong Kong, dopo che il governo ha imposto la quarantena per contenere la diffusione del coronavirus.

Le polizia di Hong Kong è sulle tracce di due persone in fuga dalla quarantena di 14 giorni imposta dal governo per contenere la diffusione del coronavirus.

Gli agenti hanno diramato un ordine di arresto per i due fuggitivi. Secondo quanto dichiarato dal ministro della Salute Sophia Chan Siu-chee, sono in tutto nove le persone che hanno abbandonato le proprie abitazioni a partire dall’inizio della quarantena, sette delle quali sono state localizzate. “Ricordo ai fuggitivi che violare l’ordine di quarantena è considerato un reato punibile secondo la legge” ha dichiarato il ministro.

Coronavirus, fuga dalla quarantena a Hong Kong

L’ordine di quarantena, ricorda Chan, riguarda 1.193 persone, di cui 1.066 residenti a Hong Kong. Le misure vengono applicate, a partire da sabato 8 febbraio, a tutti coloro che sono stati in territorio cinese negli ultimi 14 giorni. La maggior parte di loro è stata destinata alle proprie abitazioni. Solo 35 resteranno in stanze d’albergo e per altri 20 sono state messe a disposizione strutture governative.

Chi viola le direttive del governo può essere condannato a sei mesi di carcere e a una multa di oltre 3 mila dollari. Per assicurarsi che nessuno lasci i luoghi prestabiliti, il governo si riserva di effettuare controlli casuali nelle abitazioni (al momento se ne registrano 167), ma anche chiamate, videochiamate e check tramite localizzazione GPS.

Prima vittima a Hong Kong

Lo stato di allerta è stato elevato a partire dal 4 febbraio, giorno in cui è stata registrata la prima vittima di coronavirus sul territorio di Hong Kong. Si tratta di un uomo di 39 anni che, dopo un viaggio a Wuhan a fine gennaio, presentava sintomi simili a quelli di una polmonite.