Invasione di locuste in Argentina: paura per l'agricoltura locale

40 milioni di locuste in quella che si può definire una mega invasione. L'Argentina trema, si teme per l'agricoltura locale, ma anche per il Brasile.

Una mega invasione di locuste sta affliggendo l’Argentina e parte del Sud America, impegnato nella gestione della pandemia Coronavirus.

Sono circa 40 milioni gli insetti in volo, che solitamente danneggiano l’agricoltura. Il Servizio Nazionale per la salute e la qualità agroalimentare ha diffuso l’allarme in diverse Regioni.

Mega invasione di locuste in Argentina

La nuvola di locuste viene monitorata da maggio 2020, avendo già coinvolto altri Paesi sudamericani, e ora arriva in Argentina dopo aver abbandonato il Paraguay, dove ha devastato i campi di mais. Dal 17 giugno 2020, la provincia di Santa Fé sta facendo i conti con questi fastidiosi insetti, che ora sembrano avanzare verso il confine e in direzione del Brasile.

Spinti dal vento, hanno percorso circa 100 chilometri in un solo giorno: spostandosi alla ricerca di cibo, finiscono per danneggiare i raccolti ma non sono assolutamente pericolosi per l’essere umano.

Secondo le stime, le locuste possono mangiare ciò che 2mila mucche consumerebbero in un solo giorno. Comprensibile dunque la paura degli agricoltori locali, viste anche le difficoltà poste dalla questione Coronavirus in questo periodo.

Era già capitato due volte in passato

Non è possibile prevedere dove si sposteranno, tutto dipenderà dalle condizioni meteorologiche dell’Argentina. “I team interdisciplinari stanno lavorando sul territorio e sono in contatto permanente con i produttori.

Al momento non ci sono stati danni alle colture nella provincia, dove sabato è stato effettuato un controllo parziale dell’organismo nocivo”, ha dichiarato Senasa.

Una simile invasione di locuste era avvenuta anche nel 2017 e nel 2019, a pagarne le conseguenze più amare fu sempre l’Argentina.