Stoccolma non pagherà più Pfizer.
La Svezia interrompe le linee di credito alla società Usa produttrice di vaccini in attesa che Commissione europea e azienda si chiariscano sul numero esatto di dosi presenti in ciascuna fiala. Secondo fonti di stampa scandinave a Stoccolma non è affatto piaciuto il mai sanato equivoco su quante siano davvero le inoculazioni potenziali per ogni fiala di vaccino: sei secondo l’azienda e l’Aifa, cinque secondo alcuni.
La Svezia sospende i pagamenti a Pfizer: il motivo
Su questo esatto criterio di estrazione ed inoculazione si è quindi incardinata a diatriba sfociata nella decisione del governo svedese: La Svezia sospende i pagamenti a Pfizer fino a quando non ci sarà maggior chiarezza sul tema. E quella chiarezza deve essere figlia di un dialogo ufficiale con la Commissione Europea.
La Pfizer è al centro anche di un’altra polemica negli stessi giorni, quella sul ritardo delle consegne di dosi dovuto ad un ammodernamento del suo stabilimento in Belgio.
A breve è atteso un confronto sul tema.
Le parole di scienziati e tecnici
Un concetto che ha ha ribadito al quotidiano Dagens Nyheter lo stesso Richard Bergstrom, coordinatore per i vaccini, e gli ha fatto eco il decano degli epidemiologi svedesi Anders Tegnell: “Alla società abbiamo detto che dobbiamo aspettare con le fatture fino a quando non avremo chiarito”.