Alexei Navalny condannato a due anni e cinque mesi, lui: "Teatrino illegale"

L'attivista e dissidente politico russo Alexei Navalny è stato condannato a due anni e cinque mesi di carcere per violazione della liberta vigilata.

L’attivista e dissidente politico Alexei Navalny è stato condannato da un giudice del tribunale distrettuale Simonovsky a due anni e cinque mesi di carcere, accogliendo la richiesta di conversione della pena sospesa in detenzione reale a seguito della presunta violazione sistematica della libertà vigilata da parte di Navalny.

Lo ha riportato la rete televisiva russa Dozhd nella serata del 2 febbraio.

Russia, condannato Alexei Navalny

La condanna iniziale era di tre anni e mezzo di carcere, ma in seguito il giudice ha deciso di conteggiare nella detenzione complessiva anche l’anno già passato da Navalny agli arresti domiciliari per il caso Yves Rocher del 2014, nel quale era stato condannato – secondo molti sulla base di decisioni politiche – a tre anni e mezzo di carcere con pena sospesa e a cinque di libertà vigilata per il reato di appropriazione indebita.

In aula l’oppositore di Putin ha dichiarato: “Chiedo il rilascio immediato per me e per tutti i prigionieri politici: questo teatrino è illegale”.

Navalny ha poi aggiunto: “La cosa principale in tutto questo processo non è quello che accade a me. Imprigionarmi non è difficile. Ciò che conta di più è il motivo per cui questo sta accadendo. E sta accadendo per intimidire un gran numero di persone, vogliono imprigionare una persona per spaventarne milioni”.

Nel frattempo i sostenitori di Navalny si starebbero radunando in piazza Manežnaja, di fianco al Cremlino, per protestare contro la condanna del tribunale. Si tratta dello stesso luogo dove nel 2014 si riunirono i manifestanti in dissenso contro la sentenza del primo processo per appropriazione indebita. In quell’occasione la polizia arrestò oltre cento persone.