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ETF: cosa sono e come possono rendere il tuo portafoglio di investimenti più versatile con SoldiExpert SCF

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In più di vent’anni di attività, SoldiExpert SCF si è affermata come una delle Società di Consulenza Finanziaria (SCF) indipendenti di riferimento nel nostro Paese. Fornisce, infatti, una consulenza diretta e univoca ai risparmiatori, esente da conflitti d’interesse. Le Società di Consul...

In più di vent’anni di attività, SoldiExpert SCF si è affermata come una delle Società di Consulenza Finanziaria (SCF) indipendenti di riferimento nel nostro Paese. Fornisce, infatti, una consulenza diretta e univoca ai risparmiatori, esente da conflitti d’interesse.

Le Società di Consulenza Finanziaria (SCF) sono un tipo di società specializzate in consulenza sugli investimenti riconosciute nell’ordinamento italiano dopo il 2008. Sono diventate operative, poi, dal 2018 con l’istituzione dell’Albo dei Consulenti Finanziari e delle SCF. Al loro interno, agiscono esclusivamente consulenti autonomi, in base al principio cardine della loro fondazione: l’indipendenza. Senza contare, inoltre, che non possono ricevere compensi da emittenti o intermediari finanziari.

Il team di analisti e consulenti finanziari indipendenti di SoldiExpert SCF, ha recentemente pubblicato un’analisi completa e accurata sugli ETF, che descrive precisamente cosa effettivamente siano questi strumenti finanziari, come funzionano e da quali vantaggi sono caratterizzati. Ecco, dunque, una sintesi completa.

Il boom degli ETF: strumenti finanziari sempre più popolari anche in Europa

Investire in ETF, come sottolineato dal report di SoldiExpert SCF, è una scelta sempre più apprezzata da numerosi risparmiatori. Ma gli ETF cosa sono? ETF è l’acronimo di Exchange Traded Fund, cioè un fondo d’investimento che viene scambiato in Borsa. In Italia gli ETF coprono tutti i comparti, dall’azionario all’obbligazionario, dalle materie prime alle criptovalute.

Questi strumenti finanziari hanno come obiettivo la replica di un indice di Borsa o di una strategia secondo regole predefinite. Il loro scopo è quello di ottenere esattamente il medesimo rendimento generato dai prodotti finanziari dell’indice.

Le attività investite in ETF, nel primo semestre del 2023, hanno superato il record storico di 10,3 trilioni di dollari, grazie alla salita dei mercati azionari. Lo stesso 2023, infatti, è stato un anno estremamente proficuo per gli ETF, a differenza dei fondi. Secondo il report Morningstar’s European ETF Asset Flows, la raccolta netta ha toccato i 143,9 miliardi di euro, segnando un incremento dell’80% rispetto al 2022.

Anche in Europa, sempre nel 2023, gli asset in gestione degli ETF hanno raggiunto 1.640 miliardi. Si tratta di un aumento del 24% rispetto ai 1.320 miliardi del 2022: un record per il settore. Per ciò che riguarda la Borsa italiana, invece, i risparmiatori possono investire in ETF accedendo ad una lista di oltre 1.850 opzioni, negoziabili proprio come le azioni.

Novità 2024: l’approvazione degli ETF “spot” sul bitcoin in USA

L’analisi, successivamente riporta che, nel 2024, negli Stati Uniti è stata introdotta l’innovazione degli ETF “spot” legati al Bitcoin, con l’offerta di undici diversi ETF da parte di varie entità, inclusi Blackrock e Grayscale. Ora, dunque, è possibile investire in fondi che utilizzano il Bitcoin come asset sottostante.

I risparmiatori hanno quindi la possibilità di allocare risorse in Bitcoin tramite un prodotto regolato, ossia l’ETF, eliminando la necessità di detenere portafogli elettronici e chiavi di crittografia o di affidarsi ai servizi di exchange.

La scelta di ETF minimizza il costo degli investimenti

Oggi il termine “fondo indicizzato” è frequentemente utilizzato come equivalente di ETF. Si tratta di una forma di fondo comune di investimento caratterizzato da spese ridotte e da una gestione poco onerosa, il cui scopo è replicare l’andamento di un indice di Borsa, ad esempio l’S&P 500.

Gli investitori con risorse limitate si orientano sempre più verso gli ETF, che rappresentano dei fondi d’investimento vantaggiosi per via delle minori commissioni di gestione. Questi strumenti, del resto, costituiscono uno dei prodotti finanziari tra i più innovativi e di successo degli ultimi decenni.

Gli investitori prediligono gli ETF proprio perché attratti dalle basse commissioni e dalla facilità di negoziazione, come evidenziato da un’indagine di JP Morgan Asset Management. Spesso, gli ETF basati su indici azionari noti sono disponibili con commissioni annuali dello 0,1%.

Come società di consulenza finanziaria indipendente, SoldiExpert SCF riserva una particolare attenzione al tema. Già dal 2003, infatti, offre portafogli ETF ad hoc e dedica approfondimenti e analisi su questo strumento. Una delle risorse più apprezzate è senza dubbio la “Guida agli ETF” gratuita, recentemente aggiornata con le ultime novità del settore.

L’obiettivo degli ETF e le principali tipologie: a replica fisica o sintetica

Come già anticipato nell’analisi, lo scopo principale di un ETF è replicare il rendimento di un indice di mercato, che può essere azionario, obbligazionario o riferito a uno specifico settore, mediante tecniche di costruzione di portafogli più o meno avanzate o complesse.

Essendo progettati per imitare un indice, il prezzo degli ETF tende a muoversi quasi in parallelo con il loro indice di riferimento. Inoltre, un fattore significativo per gli investitori è che i costi di gestione sono generalmente inferiori rispetto a quelli dei loro “concorrenti”, i fondi di investimento.

In particolare, poi, il report si focalizza sulle due tipologie di ETF esistenti, che variano a seconda del metodo di replica dell’indice. L’ETF a replica fisica, innanzitutto, acquista tutti o alcuni dei titoli presenti nell’indice. La sua composizione si adatta in modo automatico qualora vi siano cambiamenti significativi.

Gli ETF a replica sintetica, d’altra parte, clonano la performance di un indice, mediante strumenti derivati. Il gestore dell’ETF non acquisisce direttamente i titoli, ma stabilisce un accordo con una controparte che si impegna a riconoscere la performance dell’indice. Per garantire che la controparte non sia insolvente, e dunque incapace di coprire la performance dell’indice, questa acquisisce titoli come garanzia per l’operazione di swap.

SoldiExpert SCF sottolinea, inoltre, che il settore degli ETF a replica fisica ha iniziato a produrre ETF più attivi, chiamati ETF Smart Beta. Oltre ad imitare un indice, effettuano anche delle selezioni ulteriori in base a fattori di tipo qualitativo o quantitativo.

Differenze tra ETF e fondi di investimento

L’analisi pubblicata da SoldiExpert SCF pone una grande enfasi anche sulla differenza tra ETF e fondi di investimento. Investire in un ETF significa acquistare fondi che sono negoziati in Borsa, senza specificare se l’investimento è attivo o passivo.

A differenza dei fondi di investimento tradizionali, che sono spesso gestiti attivamente, gli ETF seguono l’andamento di un indice e il loro portafoglio si modifica solo con variazioni dell’indice stesso. La gestione attiva, pur teoricamente allettante, tende a risultare meno performante degli ETF per via dell’alto impatto dei costi e delle scelte meno efficaci di molti gestori, che spesso si limitano a replicare gli indici con maggiori oneri.

Un numero crescente di società di gestione sta iniziando a offrire ETF, ma in diversi Paesi, inclusa l’Italia, la diffusione di questi strumenti non è semplice a causa di conflitti d’interesse. Questo aspetto è stato sottolineato da Mairead McGuinness, commissaria ai servizi finanziari dell’Unione Europea, la quale ha tentato, senza successo, di modificare il quadro normativo.

I vantaggi che derivano dall’investimento in ETF

Un’altra questione fondamentale che SoldiExpert SCF sottolinea è quella relativa ai vantaggi che distinguono gli ETF. Essi, in particolare, comportano minori costi, maggiore trasparenza e facile accessibilità. Coloro che intendono investire in un paniere di titoli hanno la possibilità di scegliere tra l’acquisto di ETF o fondi comuni di investimento. Gli ETF sono trattati in tempo reale sul mercato e presentano costi di gestione significativamente inferiori, similmente alle azioni.

Oltre al vantaggio legato ai costi, chi è interessato all’acquisto di ETF pone l’accento sulla loro trasparenza. Difatti, le prestazioni degli ETF sono considerate più trasparenti rispetto ai fondi di investimento tradizionali, con il mercato che stabilisce le quotazioni. Le società di gestione trattano allo stesso modo istituzioni e piccoli investitori, i quali devono acquistare le azioni ai medesimi prezzi di mercato.

Un ulteriore beneficio evidenziato nel report riguarda l’accessibilità degli ETF. L’ingresso nel mercato è estremamente semplice e gli investitori possono effettuare acquisti tramite banche o piattaforme online. Gli ordini vengono eseguiti all’istante secondo il valore corrente dell’indice e, spesso, non sono previste commissioni per la custodia degli asset.

Come investire in ETF e ottimizzare le proprie operazioni

Dopo aver chiarito quali siano le principali caratteristiche di questi strumenti finanziari, SoldiExpert SCF spiega, effettivamente, come effettuare un investimento. Gli ETF sono quotati sulla Borsa e negoziati da banche e istituti di credito. Nel selezionare l’ente con cui negoziare gli ETF è bene considerare i costi che richiede l’intermediario, in base al capitale investito.

Se si intende investire in ETF con un capitale inferiore a 1000 euro, è consigliabile optare per una banca che offra una commissione minima per operazione molto bassa, idealmente tra i 3 e i 5 euro. Nel caso di investimenti in ETF per cifre inferiori ai 1000 euro, invece, è opportuno considerare l’utilizzo di un broker che offra commissioni nulle.

D’altra parte, se l’investimento in ETF supera i 10.000 euro, diventa cruciale scegliere una banca che offra una commissione fissa per operazione (con valori comuni di 5, 8 o 10 euro) o una commissione massima per eseguito, generalmente intorno ai 20-25 euro. Il risparmio sui costi, infatti, può essere significativo per acquisti di singoli ETF di elevato importo.

La raccomandazione generale di SoldiExpert SCF per gli investitori privati, in ogni caso, è quella di orientarsi verso ETF con alti volumi di scambio, grandi masse patrimoniali gestite e indici solidi, per minimizzare il potenziale spread. Occasionalmente, può accadere che gli ETF vengano chiusi o liquidati, specialmente se l’emittente ritiene che il patrimonio gestito sia insufficiente. In queste situazioni, si consiglia di vendere gli ETF prima della loro liquidazione, momento in cui il controvalore sarà distribuito tra tutti gli investitori.

Esistono dei portafogli migliori su cui investire? Gli ultimi consigli di SoldiExpert SCF

Naturalmente, proprio come vale per tutti gli strumenti di investimento, anche gli ETF non sono sinonimo di guadagni sicuri e assoluti. Per i risparmiatori, tuttavia, costituiscono un’eccellente opportunità, poiché permettono una diversificazione eccezionale del proprio portafoglio.

Dato che oggi esistono migliaia di ETF quotati, è essenziale avere un metodo preciso per individuare quelli più interessanti. SoldiExpert SCF, realtà attiva da anni in questo settore, offre diversi portafogli di ETF azionari/obbligazionari, indicando ai propri clienti quali siano quelli più adatti per investire.

I mercati subiscono variazioni significative nel corso del tempo: SoldiExpert SCF suggerisce di aggiornare il portafoglio di ETF adottando un approccio distintivo e all’avanguardia, che integri diverse strategie, anche di tipo attivo e flessibile. L’obiettivo primario è garantire al risparmiatore il più favorevole equilibrio tra rischio e rendimento, selezionando gli strumenti finanziari più vantaggiosi.

L’analisi di SoldiExpert SCF, in conclusione, rende evidente la necessità di una comprensione approfondita quando si tratta di ETF. Questi strumenti, infatti, pur offrendo vantaggi come costi ridotti e maggiore trasparenza, richiedono un’attenta valutazione e un monitoraggio costante. La scelta di strategie flessibili e l’aggiornamento periodico del portafoglio diventano quindi essenziali per navigare con successo le mutevoli dinamiche di mercato e sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli ETF.

Questo contributo è stato realizzato con SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti in Italia, specializzata nel assistere senza conflitti d’interesse (la remunerazione è esclusivamente a parcella, fee only) investitori piccoli e grandi nella gestione del proprio patrimonio, selezionare i migliori strumenti (azioni, obbligazioni, ETF, fondi..) o prodotti in base alle specifiche di ciascun cliente e supportarli con il proprio Ufficio Studi come strategie d’investimento e analisi.

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